Da 20 anni viaggia nello spazio con gli astronauti dell’ISS, unico alimento naturale inserito nella loro dieta. Insomma, il Parmigiano Reggiano ha raggiunto le stelle. Chi ancora non lo conoscesse, oppure volesse gustarlo nel momento migliore e nei suoi luoghi di origine, ovvero le province di Parma e Reggio Emilia, si segni queste date in agenda.
Per cominciare a Parma, Città Creativa per la Gastronomia Unesco, dal 23 al 29 settembre la settimana del Settembre Gastronomico è dedicata al binomio pasta-Parmigiano Reggiano.
Subito dopo, sabato 5 e domenica 6 ottobre, l'evento Caseifici Aperti permette di visitare i luoghi dove il parmigiano reggiano nasce. Tante realtà appartenenti alla Food Valley aprono le porte ai visitatori per unire degustazioni, menù, approfondimenti e momenti di incontro con i produttori. L’aroma inconfondibile del Parmigiano Reggiano, dolce ma sapido, con carattere, è il segreto dei maestri casari che nelle fasi più delicate della preparazione tastano, preparano, battono, controllano, come un macchinario industriale non saprebbe fare. Un'arte ben conservata nelle loro mani esperte, praticata tutti i giorni dell’anno, utilizzando latte crudo trasformato senza aggiunta di additivi e conservanti, perché, come dice il Consorzio, il Parmigiano “non si fabbrica, si fa”.
Il viaggio comincia alle porte di Parma, a San Prospero, dove da più di 50 anni la San Pieri Damiani produce forme nelle varie stagionature, 18, 22 e 30 mesi. Andando verso la bassa, incontriamo CPL, classe ’33, una delle più antiche cooperative della provincia, che prima di produrre Parmigiano forniva di latte la città. Proseguendo e arrivando fino a Roccabianca ci imbattiamo nel caseificio Azienda agricola Guareschi, che produce Parmigiano con il latte delle sue mucche, nate e allevate in loco.
Dirigendoci verso sud in direzione Reggio Emilia, ecco il caseificio sociale di Basilicanova, dove si producono Parmigiano e ricotta con il latte degli allevatori del posto. A Traversetolo l’azienda Giansanti alleva mucche frisone e brune alpine e con il loro latte produce, lavora e stagiona il Parmigiano Reggiano. Infine, in direzione Lesignano, si incontra la Società Agricola Saliceto, che lavora il latte di una sola stalla dal 1960: il risultato è un prodotto artigianale e genuino.
In direzione La Spezia, tra Collecchio e Noceto scopriamo il caseificio Bertinelli, che produce anche Parmigiano Kasher; il caseificio Montecoppe, esempio di filiera corta e sostenibile  e l’azienda Ciao Latte, filiera completa, dalla stalla al produttore, che produce Parmigiano Reggiano Bio e gelato artigianale. Risalendo sempre in direzione La Spezia, a Bedonia, ecco Porcari e Tambini, altro caseificio bio che utilizza esclusivamente il latte delle fattorie dell’Alta Val Taro. Infine, in zona Taro-Ceno, nel borgo medioevale di Bardi, troviamo Brugnoli, che oltre ad allevare pregiati maiali neri di razza autoctona, produce Parmigiano Reggiano di montagna e biologico.