Anche un minuscolo seme, un fiore o un frutto all’apparenza innocuo può rappresentare un pericolo. Soprattutto quando si viaggia fuori dall'Unione Europea, è indispensabile fare le valigie in modo responsabile, assicurandosi di non trasportare piante o prodotti vegetali "esotici" nei bagagli: i rischi per l'ambiente del nostro Paese, per le piante autoctone, per gli ecosistemi sono davvero fortissimi. Anche perché le piante possono portare con sé altri organismi viventi, potenzialmente pericolosi per la salute del nostro ambiente.

È il messaggio della campagna #PlantHealth4Life, promossa dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), dalla Commissione europea (CE), in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), che riunisce partner di 26 Stati membri dell’UE, 5 paesi in fase di preadesione e la Svizzera per sensibilizzare e spronare gli individui a pensare in modo critico sui legami vitali tra la salute delle piante, l’ambiente e la nostra vita quotidiana.

"Le piante costituiscono l’80% degli alimenti che consumiamo, nutrono gli animali che alleviamo e puliscono l’aria che respiriamo" spiegano gli organizzatori della campagna. "Ma non è tutto: piante in salute sono sinonimo di una buona resa agricola, che ha un impatto sulla disponibilità e sui prezzi degli alimenti per i consumatori. I cambiamenti climatici e le attività umane, quali il commercio e i viaggi, mettono le piante sotto forte pressione. La diffusione di parassiti e malattie può avere conseguenze economiche e ambientali devastanti. Ad esempio, i focolai del patogeno batterico Xylella fastidiosa (probabilmente arrivato nell’Unione Europea dall’America settentrionale, centrale o meridionale, dove è ampiamente diffuso in molte regioni) hanno devastato gli oliveti dell’Italia meridionale per oltre un decennio, causando la perdita di milioni di alberi e minacciando la biodiversità e le economie locali".

A COSA PRESTARE ATTENZIONE

Innanzitutto, è necessario evitare di trasportare da Paesi fuori dall'Unione Europea qualsiasi pianta o prodotto vegetale: ovvero le piante vive, i fiori, la frutta e la verdura fresche, i semi, le talee, i bulbi e qualsiasi altra parte di piante potenzialmente in grado di trasportare organismi nocivi o malattie: in questo modo, sarà possibile permettere a piante e a ecosistemi autoctoni di sopravvivere e prosperare.

La campagna ha poi riassunto in cinque punti efficaci cosa tenere a mente quando si viaggia dall'estero, ma anche cosa fare quando si è a casa.

  • Viaggia con consapevolezza: non portare a casa piante, semi o prodotti freschi di origine vegetale, come frutta o verdura, provenienti da altri Paesi. Potrebbero essere infestati da organismi nocivi o malattie.
  • Acquista in modo responsabile: ordina piante o semi online solo da fonti fidate dell’UE che forniscono un passaporto delle piante o un certificato.
  • Controlla le tue piante: verifica l’eventuale presenza di macchie insolite, organismi nocivi o segni di malattie nel tuo giardino. Se non riesci a identificarli, contatta un esperto.
  • Dai l’esempio: aiuta i bambini e la tua comunità a capire perché la salute delle piante è importante.
  • Condividi il messaggio: parla della salute delle piante online o con amici. Piccoli gesti possono evitare grandi problemi.

Tra l'altro, tutte le piante e i prodotti vegetali, e persino i fiori recisi, devono essere accompagnati da un certificato fitosanitario per poter entrare legalmente nell’UE. Una volta giunti ai confini dell’UE, i prodotti vegetali commerciali devono essere ispezionati nuovamente affinché possano ricevere un passaporto delle piante, con il quale si autorizza il loro percorso all’interno dell’Unione. I viaggiatori con piante o prodotti vegetali, sempre muniti di certificato fitosanitario, sono invece tenuti a dichiarare il loro possesso alle autorità competenti nel punto di ingresso della EU, che provvederanno a una ispezione. 

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