A Parigi questa sfida l'hanno colta e vinta: ha aperto appena prima di Natale 2016 il Grand Musée du Parfum (Grande museo del profumo), una nuovissima istituzione che - lo diciamo subito - dovrebbe rientrare subito tra le mete irrinunciabili della capitale francese. Per molti motivi. Perché il museo racconta di un Paese, la Francia, per cui il profumo è un pilastro della storia, del patrimonio, dell'arte di vivere. Perché l'esposizione è ospitata nei 1400 metri quadrati di un bellissimo edificio di rue Faubourg Saint-Honoré, un hôtel particulier (ovvero un palazzo privato d'epoca) appartenuto anche a Christian Lacroix. E perché dopo la visita si esce non solo edotti su storia e storie singolari e affascinanti, ma anche inebriati da 70 profumi di cui mai ci si sarebbe immaginati l'esistenza, grazie a un raffinato allestimento e a strumenti multimediali innovativi che - in qualche modo - rendono concreto l'invisibile.
Facendo un passo indietro, vista l'importanza dell'industria profumiera in Francia - un Paese che lancia ogni anno 400 nuovi profumi e per cui l'industria cosmetica-profumiera è la terza in assoluto per volume di esportazioni - pare strano che a Parigi non fosse mai stato pensato un museo dedicato al profumo. L'unica istituzione a livello nazionale è sita a Grasse, in Provenza, mentre nella capitale esiste solo qualche museo realizzato dalle singole "maisons". Ci spiegano che mai si era riusciti a mettere tutti d'accordo e a dare forma a un pensiero nell'aria da anni: merito del Syndicat Français de la Parfumerie, che ha saputo riunire le più grandi case creative, e di International Flavors & Fragrances, uno dei leader mondiali della creazione di profumi e aromi. Nel 2014 i primi passi, nel 2016 l'apertura: un bel successo.
Peraltro, non inganni la parola "museo": il Grand Musée du Parfum vuole essere molto più di un insieme di vetrine (che sono comunque poche). Innanzitutto, è chiara la volontà di far prendere coscienza al pubblico del senso dell'olfatto e del suo ruolo nella quotidianità: troppo spesso il nostro naso viene dopo i nostri occhi, le nostre mani, le nostre orecchie. È come se il messaggio indiretto del museo fosse "Gente, avete un naso, usatelo!". Poi, altrettanto vincente l'idea di mettere al centro il visitatore, che riceve all'ingresso una smartcard in cui "memorizzare" i suoi profumi preferiti: chiaro anche qui l'intento educativo. In futuro, ci sarà anche il giardino dell'edificio - ben 1200 metri quadri - a completare il percorso con nuovi stimoli.
LE SEZIONI DEL MUSEO
La visita del museo è scandita da tre sezioni diverse, sviluppate su più piani dell'hôtel particulier. La prima, più classica ma molto interessante, è dedicata alle storie dei profumi: dal kyphi, il primo profumo "inventato" dagli antichi Egizi, ai 40 litri di acqua di colonia che Napoleone beveva ogni anno, dal genio di Houbigant - l'artista-imprenditore che nel 1884 creò il primo profumo dell'epoca moderna - fino al segreto dei ladri che nel Seicento erano appartentemente insensibili all'odore dei morti di peste, gli aneddoti e le storie scoperti nell'affascinante piano interrato sono innumerevoli. Basta procedere con calma e assaporare ogni exhibit.
Ultima sezione, quella dedicata all'arte del profumiere, ovvero di colui che crea i profumi: si scopre la collezione di materie prime, l'affascinante biblioteca di odori che l'artista (perché si tratta di un vero e proprio artista) ha a disposizione per "inventare" un profumo. Un'affascinante installazione con tante piccole gocce propone 25 profumi fondamentali del profumiere: profumi spesso inconsueti, strabilianti e inebrianti, che difficilmente possono essere verbalizzati e che evocano emozioni diverse per ciascuno. Si arriva a intuire, alla fine del percorso, che questa è un'arte illusoria, come un gioco di illusionismo: si è partiti dalla natura, millenni fa, per poi giocare con essa e darne un'interpretazione, facendola diventare arte. Ma come ogni profumo è diverso a seconda di chi lo annusa, così ognuno può uscire dal Grand Musée du Parfum con una storia differente nel naso.
Grand Musée du Parfum / Harvey & John © Irène De Rosen
Grand Musée du Parfum
73, rue du Faubourg Saint-Honoré, Parigi
www.grandmuseeduparfum.fr
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