La parte migliore di una passeggiata in montagna è il momento del pranzo. Certo, nelle malghe d’alta quota o nei rifugio si mangia sempre meglio, per cui sono una tentazione. Però soprattutto quest’anno è aumentata la voglia di mangiar all’aria aperta, magari su un bel prato o al fresco di un albero con vista torrente, consumando il canonico pic nic, con o senza la tovaglia rossa. Visto che alla lunga i panini seppur buoni vengono a noia ecco che tra le montagne della Valchiavenna hanno pensato a una proposta di cestini pic nic di qualità, per assaporare il meglio del territorio direttamente sul territorio. Si tratta di cestini di picnic 4.0 realizzati in collaborazione con ristoranti e produttori del territorio. Ogni picnic è legato a un itinerario particolare, per meglio gustare le tante varietà della Valchiavenna. Otto opzioni per godere della natura da vicino senza rinunciare al buon cibo locale.
Si va dall’alta montagna intorno a Madesimo, dove girare a volontà – magari fino al Pian del Giöc o il Lago Azzurro – e sedersi a degustare torte salate e insalate di patate e fagiolini irrorate di buon vino rosso – fino ai picnic in vigna con i prodotti dei tanti presidi Slowfood della vallata da consumare nella cantina Hermau, immersa tra i vigneti terrazzati di Pianazzola sopra l’antico borgo Bandiera Arancione di Chiavenna. Ma si possono gustare cestini assai appetitosi anche al Pian di Spagna, l’oasi naturalistica che si trova all’imboccatura della valle, un’area umida tra la fine del Lago di Como e il lago di Novate Mezzola, dove assaggiare formaggelle nostrane e cacciatorini; oppure durante una gita in bicicletta lungo al ciclabile della Valchiavenna, che dal confine svizzero scende fino al lago, potendo così ammirare l’intera valle, da Nord a Sud, provando piatti innovativi come gli arancini di riso con il lavarello, e piatti della tradizione, come il carpaccio di bresaola con formaggio casera e rucola.