Otto stadi, tre milioni di biglietti venduti, un mese di partite, 32 partecipanti, ma non l’Italia. Il 20 novembre allo stadio Al Bayt di Al Khor, a 60 chilometri dalla capitale Doha, il fischio d’inizio di Qatar-Ecuador segnerà l’avvio dei Mondiali 2022. Un Mondiale particolare, e non perché non c’è la Nazionale italiana (è la terza volta che accade, la seconda consecutiva…) ma perché sarà la prima edizione che si disputa nel tardo autunno, mentre fino ad ora si era sempre giocato nell’estate dell’emisfero Nord, anche quando si erano disputati agli antipodi, in Brasile, in Argentina, o in Sud Africa. Ma gli aspetti cuoriosi di questo Mondiale del Golfo sono tanti. Per esempio si giocherà in un Paese piccolo, sia per abitanti (neanche 3 milioni) che per superficie, 11.500 chilometri quadrati (poco più dell'Abruzzo).
Così gli otto stadi dove si disputeranno i gironi e poi le sfide a eliminazione diretta, in totale 64 incontri, sono concentrate tutti in un fazzoletto: più o meno un raggio di 50 chilometri dalla capitale Doha. Ma muoversi non sarà certo un problema, sia perché il Paese è piccolo, sia perché tutti i tifosi che andranno in Qatar per i Mondiale potranno viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici grazie alla tessera Hayya, una specie di green card obbligatoria per entrare nel Paese, ma che poi permtte appunto di muoversi gratuitamente e di partecipare a tutti gli eventi per tifosi, ma anche di entrare senza pagare nei musei del Qatar. Con la tessera Hayya dal 19 novembre al 18 dicembre, si potrà accedere al villaggio dei Mondiali, il FIFA Fan Festival, presso l'Al Bidda Park nel centro di Doha, vicino alla Corniche. Qui artisti locali e internazionali si esibiranno su un grande palco in un vibrante di musica, cultura e stili di vita, e assaggiare la cucina locale. Qui sui megaschermi verranno trasmesse tutti gli incontri, per non perdersi nulla del Mondiale giocato.
Info: Visit Qatar