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La prima del polo museale dedicato a Federico Fellini nella sua Rimini è un evento di popolo, come sarebbe piaciuto al Maestro. Dal 19 agosto per tutto il weekend, apertura speciali e gratuite, dalle 10 alle 24 per tutti quelli che (purchè dotati di Green Pass) vogliono scoprire questo museo di nuova concezione che celebra il regista. Si tratta di uno spazio uno e trino ideato con l’idea di fabbricare emozioni e spettacolo in cui innovazione, ricerca e sperimentazione si misurano con la classicità dell’arte. Perché il Fellini Museum non è un unico spazio, ma tre: tre siti Castel Sismondo, Piazza Malatesta e Palazzo del Fulgor che dal 19 agosto e per tutto l’anno sveleranno il loro contenuto al pubblico. Un museo pensato per immergere la figura di Fellini, che a Rimini nacque nel 1920, nella vita della sua città, grazie a un unicum concettale e spaziale che lega più luoghi del cuore cittadino. Un percorso composito di narrazioni partecipate che rendono il visitatore protagonista di una esperienza immersiva, in un ‘dialogo’ senza soluzione di continuità tra spazi interni ed esterni in cui la creatività e l’immaginazione possano contaminare positivamente Rimini e il suo cammino nel presente e nel futuro, come chiave di accesso al mondo del «tutto si immagina».
L’occasione per ripensare il centro della città in modo da offrirlo ancor più a visitatori, mettendo in comunicazione tre assi distinti. Castel Sismondo, la rocca malatestiana del Quattrocento al cui progetto contribuì Filippo Brunelleschi; il Palazzo del Fulgor, un edificio di origine settecentesca, dove a piano terra ha sede il Fulgor, il leggendario cinema immortalato in Amarcord e ora riallestito con le scenografie progettate dal tre volte Premio Oscar Dante Ferretti. Infine, a unire i due edifici, Piazza Malatesta, una grande area urbana, con porzioni a verde, arene per spettacoli, installazioni artistiche, un immenso velo d’acqua a rievocare l’antico fossato del castello e una grande panca circolare che, come nel finale di 8½, vuole essere un inno alla vita, alla solidarietà, alla voglia di stare assieme.
Info: fellinimuseum.it
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