
Treno e aereo a confronto: qual è il mezzo più ecologico, performante, economico per viaggiare una località all'altra? Ecco la nostra analisi.


L'IMPATTO AMBIENTALE
Se è vero che la sostenibilità è una leva strategica, non solo etica, per il mondo dei trasporti, il primo passo di un confronto tra aereo e treno deve sottolineare l’enorme differenza che corre tra l’impatto ambientale della ferrovia, anche nella versione AV, e del viaggio aereo. Detto che istituti di ricerca ambientali prestigiosi come l’Agenzia europea per l’ambiente (EEA) e l’Istituto superiore per la ricerca ambientale (ISPRA) concordano nel primato del treno sull’aereo, se si fa riferimento alle emissioni di CO2 per passeggero/chilometro, oggi il dato più accreditato è di 285 grammi di CO2 per pax/km per chi sceglie il volo, contro i 14 g per pax/km del treno. Un valore che è considerato attendibile anche per l’alta velocità: è vero che si tratta di convogli giocoforza più energivori, visto che viaggiano a 300 orari, ma gli elevati indici di occupazione dei posti disponibili a bordo ne “calmierano” l’impatto ambientale.
Il rapporto uno a venti a sfavore dell’aereo migliora ovviamente sulle lunghissime distanze, ma prendendo come campione due tragitti standard su cui per ragioni di velocità, disponibilità di operatori e prezzo i due mezzi possano essere facilmente confrontati, i risultati sono impressionanti. Su una tratta Roma-Milano (base di riferimento 580 km) il treno emette 8,1 kg di CO2 per passeggero, contro i 165,3 kg dell’aereo; se puntiamo all’internazionale, i 910 chilometri di un Milano-Parigi mettono a confronto i 12,7 kg di CO2 della ferrovia con i 259,3 kg di CO2 per passeggero di un volo.

I PREZZI
Sul fronte dei prezzi, il risvolto paradossale è quello che spesso a penalizzare l’aereo è più il costo dell’accesso allo scalo che quello del volo. Acquistando il ticket con tre mesi di anticipo si può andare in aereo da Roma Fiumicino a Milano Malpensa pagando 49 euro (con Aeroitalia), ma poi si spendono altri 29 euro per le navette ferroviarie Malpensa Express e Leonardo Express per un totale di 78 euro, contro i 29,90 euro richiesti per una biglietto di Italo da Termini a Milano Centrale.
Cambia poco nell’internazionale: Easyjet porta da Malpensa a Parigi CDG per 33 euro, cui però vanno sommati 28 euro per i collegamenti, totale: 61 euro. Il Tgv francese da Milano Garibaldi a Parigi Gare de Lyon costa 49 euro, il Frecciarossa di Trenitalia 55 euro.

I TEMPI DI PERCORRENZA
E i tempi di percorrenza? All’apparenza l’aereo è imbattibile: un’ora e 25 minuti da Roma a Milano, dieci minuti in più tra Milano e Parigi. Il treno ha però l’asso nella manica di partire e arrivare in centro città e non richiedere tempi di attesa né per check-in né per controlli di sicurezza, dando per scontato di viaggiare con il solo bagaglio a mano (che comunque in treno non è soggetto a restrizioni di dimensioni). Con un tempo di viaggio che varia tra 2 ore e 50 e 3 ore e 15 sulla Roma Milano, l’alta velocità ferroviaria – salvo imprevisti fin troppo frequenti negli ultimi mesi – risulta in realtà più vantaggiosa, visto che le navette aeroporto-città richiedono almeno un’ora e un quarto di percorrenza (32 minuti il Leonardo Express per Fiumicino, da 40 a 50 minuti il Malpensa Express). Con l’aereo si possono calcolare due ore e 40 di pure percorrenze, cui però vanno sommate le attese che, pur ridotte all’osso dai fast check-in, difficilmente possono scendere sotto i 30 minuti.
Nel caso di un viaggio più lungo – ci vogliono 7 ore in treno da Milano a Parigi – il vantaggio per l’aereo è più netto. Resta il capitolo imprevisti: né lo scalo di Malpensa né il Charles De Gaulle brillano per gli indici di puntualità; secondo il sito specializzato NextFly l’aeroporto milanese nel luglio scorso ha fatto registrare il 53%, un po’ più basso quello parigino che si ferma al 51,3%. E la comodità di evitare navette, spogliarelli ai controlli, interminabili marce nelle aerostazioni alla volta del gate, per gli amanti del treno resta senza paragoni.

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