D'altronde, così come c'è chi sogna di sposarsi su una spiaggia caraibica (mediofacile), a Las Vegas (facilissimo) o in riva al lago di Como (complicato perché gettonatissimo tra gli stranieri), giustamente c'è chi vorrebbe per il giorno più bello della sua vita una location sopra le nuvole. Anche perché sono moltissimi in italia, anche tra i giovani, gli appassionati di alpinismo, scialpinismo e in generale di montagna. Ecco allora che la proposta di Roberto Veggi, sindaco di Alagna, potrebbe interessare a più di una coppia: nel Comune piemontese è situato infatti il più alto rifugio d'Europa, la Capanna Margherita, costruito a 4554 metri di quota. Inutile dire che le viste sul Monte Rosa e sull'arco alpino sono indimenticabili.
L'idea era stata lanciata già l'anno scorso e subito aveva incontrato riscontri positivi, ma anche ferme opposizioni da parte del Club Alpino Italiano, che è il proprietario e il gestone del rifugio: si temeva soprattutto che i matrimoni potessero portare in cima alla punta Gnifetti, dove è situata la Capanna Margherita, stormi di elicotteri e folle di persone che con la montagna non hanno niente a che fare. Oggi invece l'accordo, grazie alla mediazione del presidente generale del Cai Vincenzo Torti.
E quanto deciso non può che trovarci d'accordo: sì ai matrimoni, ma tutti dovranno raggiungere a piedi la Capanna. Niente elicotteri, dunque, montagna salvaguardata e pace assicurata. A piedi dovranno andare sposi, familiari, celebrante e invitati. E non si tratta di una passeggiatina salutare: per raggiungere quota 4500 metri e pronunciare il fatidico sì, bisogna camminare diverse ore in ambiente di alta montagna, con tutte le difficoltà legate anche all'acclimatamento e alla respirazione. Consigliata, se non obbligatoria, la presenza di una guida, visto il percorso interamente su ghiacciaio e i potenziali pericoli. Per farvi un'idea: l'itinerario più gettonato, tutto su ghiacciaio, parte dall'arrivo dell'impianto Passo Salati-Indren a 3275 metri, arriva alla Capanna Gnifetti in un'ora e poi alla Capanna Margherita in 4/5 ore.
Soddisfatto il sindaco di Alagna, che a La Stampa ha detto: «Frequento la montagna da quando ho 16 anni e la rispetto, perciò non avrei mai permesso che venisse contaminata. Per fortuna il presidente Torti ha capito e si è dimostrato disponibile a discuterne e c’è stata un’intesa di buon senso. L’accordo è stato raggiunto, abbiamo spedito la convenzione con le modifiche richieste al Cai per formalizzarle, ora seguiremo l’iter per pubblicare la delibera e fare in modo che entro l’estate chi vuole possa dire sì nel rifugio». Pronti a mettervi in fila?