Entrare nell’atelier di un artista, intuirne il mestiere e i suoi processi, scoprire spazi dove le idee hanno preso forma, poter toccare i materiali e gli strumenti. L’occasione è unica, anche perché la scultura, e a torto, è spesso la grande assente nei calendari degli eventi culturali italiani. A offrirla è L’Officina della Scultura, iniziativa della fondazione Piero Cattaneo che nei weekend del mese di ottobre rende accessibili al pubblico luoghi di norma riservati, nuove storie nascoste, promuovendo la poetica dei protagonisti della scultura del Novecento.
La V edizione è attesa perché meno limitata dall’emergenza pandemica e soprattutto per la partecipazione di otto studi di sette artisti, sei presenti in alcune delle scorse edizioni oltre a un nuovo testimone, Alberto Ghinzani. La mappatura di luoghi che il progetto si è prefissato copre un percorso all’interno di diversi territori, da Milano a Bergamo, dalla Brianza alla Lomellina. Un viaggio di scoperta per un territorio fucina, nel corso del Novecento, di una grande stagione artistica. Il pregio della manifestazione è quello di far dialogare i protagonisti e creare un itinerario ideale tra i luoghi coinvolti, in cui il pubblico ha la possibilità di accedere agli spazi di lavoro, di conoscere direttamente gli artisti o i testimoni diretti della loro opera.
L'atelier di Nanni Valentini
Il baricentro della manifestazione è a Milano, dove vengono aperti gli studi di Amalia del Ponte, di Franco Mazzucchelli e di Armando Marrocco. Ad Arcore si trova lo studio di Nanni Valentini mentre per la prima volta viene aperto l’atelier di Alberto Ghinzani a Valle Lomellina. L’atelier di Ghinzani diventa così lo spunto per uno sguardo sulla valorizzazione del patrimonio territoriale: dallo studio alla casa natale dell’artista, luogo in cui un tempo venivano fabbricate le fisarmoniche, all’attiguo parco del Castello medievale, che ospitò il pittore inglese Graham Sutherland nella seconda metà del Novecento e che conserva oggi all'aperto alcuni interventi plastici di Ghinzani. Oltre alla provincia di Pavia, anche lo studio di Milano, diventato il secondo spazio creativo e progettuale durante l’insegnamento di Ghinzani all’Accademia di Brera e nei lunghi anni che lo videro Presidente e Direttore della Collezione d’Arte del Museo della Permanente, viene aperto per la prima volta al pubblico.

Ecco tutti gli artisti e luoghi coinvolti:
Bergamo | PIERO CATTANEO (Bergamo 1929 – 2003)
Milano | AMALIA DEL PONTE (Milano 1936)
Valle Lomellina e Milano | ALBERTO GHINZANI (Valle Lomellina 1939 – Milano 2015)
Seriate | GIANNI GRIMALDI (Crevalcore 1930)
Bollate | ARMANDO MARROCCO (Galatina 1939)
Milano | FRANCO MAZZUCCHELLI (Milano 1939)
Arcore | NANNI VALENTINI (Sant’Angelo in Vado 1932 – Vimercate 1985)

L'atelier di Alberto Ghinzani
INFORMAZIONI UTILI
Per il calendario completo, informazioni e prenotazioni sito web pierocattaneo.org