Il Vulture è ancora terra sconosciuta a molti. Eppure ha più di un motivo di interesse: primo fra tutti, quel vulcano spento ammantato di boschi che è un simbolo indiscusso della Lucania settentrionale. E poi, tra vari paesi e castelli, il vino: qui un gruppo di pionieri e appassionati produce il prezioso aglianico, ricco di sfumature dimenticate. Ne avevamo parlato in Speciale Qui Touring Basilicata. E oggi ne torniamo a parlare per raccontare la storia di un gruppo di amici, studenti universitari e musicisti del conservatorio di Potenza e Matera, che una dozzina d'anni fa, ai piedi del vulcano, hanno avuto idea di fondare un'associazione culturale: Vulcanica, non a caso.
Dall'associazione al festival, il passo è breve. E così, è nato Vulcanica Live Festival, che per tre giorni coinvolge e trasforma il paese di Rionero in Vulture. Negli anni, sono arrivati qui nomi importanti: Stefano Bollani ed Enrico Rava, Giovanni Allevi e Ludovico Einaudi. Quasi a testimoniare che non si tratta certo di una provincia dimenticata. Ma è lo spirito vulcanico, più che i nomi, a sorprendere: il viaggio musicale è sempre alla ricerca della qualità e della sperimentazione, e non si concentra su un unico genere. Jazz, rock indipendente, combat folk, indie pop, reggae. I nomi tuttavia non dicono nulla: meglio andare di persona a Rionero e dare un'occhiata. Anche perché quest'anno le sorprese sono molte.
Il weekend è il prossimo. Si apre il 25 agosto con l'indie pop dei Locomotiva, cui segue il 26 il talentuoso cantautore calabrese Brunori Sas. Dario Brunori - è il caso di dirlo - è proprio un personaggio: un cantastorie che racconta aneddoti popolari e illusioni della gente comune (sottotitolo dello spettacolo: una dedica a tutti noi, poveri cristi di una nazione che meritiamo di avere e temiamo di amare). Il 27 agosto, invece, si esibiscono Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, ovvero il duo Musica Nuda. Lei canta, lui suona il contrabbasso: se non li avete mai sentiti, rimarrete a bocca aperta. Il genere è indefinibile, il livello da maestri. Certi pezzi fanno venire i brividi - ve lo diciamo per esperienza.
A far da cornice, dicevamo, il paese di Rionero: il festival si svolge nello splendido scenario del palazzo Giustino Fortunato, che apre le porte per l'occasione e che sarà visitabile per tutto il weekend (da ammirare il chiostro, i giardini, la biblioteca, l'emeroteca). E poi, è d'obbligo un giro nelle cantine dell'aglianico. In programma anche novità editoriali, incontri con giovani muscicisti e contest fotografici, nonché uno spettacolo teatrale: il trailer del festival è qui, mentre tutte le informazioni sono sul sito www.associazionevulcanica.it.