La composizione dell’incoming della Liguria è abbastanza sovrapponibile con la fotografia dei nostri principali mercati di riferimento a livello nazionale (Figure 1 e 2): si conferma la predominanza della Germania (20,1% di quota di mercato per circa 1,3 milioni di presenze), cui segue a breve distanza la Francia (13,8% e quasi 900mila presenze). Certamente, in questo caso, la contiguità geografica facilita la scelta della regione come meta di vacanza da parte dei francesi. Numerosi sono anche i turisti svizzeri (10,3% e 640mila presenze, quarto mercato) mentre le “novità” rispetto ai mercati più tradizionali per l’Italia sono i belgi (2,4%, ottavo mercato) e gli svedesi (2,1%, decimo mercato).
Le province di Savona e Imperia, infine, presentano una struttura della domanda che fa riferimento a un prodotto balneare più tradizionale (Figure 5-6): fortissima in queste aree infatti è la presenza di tedeschi (proviene dalla Germania un turista straniero su tre in provincia di Savona e più di uno su quattro in quella di Imperia) e parallelamente non ci sono tra i primi dieci mercati Paesi extraeuropei.
Un ultimo cenno infine alle destinazioni più frequentate dagli stranieri (Figura 7): al primo posto troviamo Genova con oltre 930mila presenze, ormai da anni destinazione nota internazionalmente per il turismo culturale e urbano, seguita a grande distanza (poco più di 400mila presenze) da Sanremo e dalla Spezia (terzo posto con 360mila presenze straniere, in crescita negli ultimi anni). Chiudono la classifica due destinazioni balneari come Diano Marina (316mila presenze) e Finale Ligure (280mila).
La Liguria può contare su alcuni punti di forza a cominciare dal mare, grazie al grande sviluppo costiero, dalla presenza di stabilimenti balneari e di servizi, cui si aggiunge il record di bandiere Blu riconfermato nei giorni scorsi con 32 vessilli. Enogastronomia, turismo attivo e patrimonio culturale sono per così dire gli asset che si sono andati consolidando negli anni e sui quali Agenzia In Liguria ha investito molto in progettualità e promozione. Tutti elementi cui vanno aggiunti prodotti turistici di nicchia, legati ad esempio al wedding, per il quale Agenzia ha costruito un’importante rete di relazioni, e alla cultura del territorio sottolineata dal successo di alcune iniziative come Food&Green Village, un grande villaggio dei produttori con laboratori, show cooking e convegni divulgativi.
Sono tutti elementi-chiave della nostra strategia per gli anni a venire che ci permettono di essere una delle poche regioni vocate al turismo a poter destagionalizzare le proprie proposte. La Liguria vive 12 mesi all’anno. Noi pensiamo che questo scenario vada consolidandosi e che alcuni temi forti vadano promossi con ancora maggiore energia, come il turismo sostenibile, in un’accezione ampia del termine, e il turismo slow. I nostri turisti, che arrivano in particolare dalle regioni italiane del Nord e gli stranieri che rappresentano stabilmente oltre il 40 per cento delle presenze (con francesi e tedeschi in primo piano dal punto di vista numerico), sanno di poter contare su un’offerta quanto mai variegata: in Liguria è possibile trovare l’alta qualità della vita, il benessere e la ricarica dallo stress della vita quotidiana.
Noi abbiamo speso molto in fatto di risorse per promuovere il made in Liguria non solo nelle tradizionali fiere continentali, ma anche attraverso workshop, educational mirati e meeting.
Continueremo con la nostra politica di promozione, consapevoli di avere le potenzialità per modificare i nostri obiettivi a seconda delle circostanze che si verranno a creare nei prossimi mesi, certamente complessi a causa della pandemia Covid 19. Stiamo puntando con maggiore forza sul mercato nazionale, che evidentemente sarà lo sbocco principale dell’offerta a tempi brevi. Per fare questo può essere importante aumentare l’integrazione tra mare ed entroterra che è morfologicamente una delle caratteristiche che rendono unica la Liguria. Attività nella natura e spiagge assolate, tanto per sintetizzare il concetto, sono in Liguria distanti tra loro una manciata di chilometri. Ovviamente questa integrazione deve riguardare per primi gli operatori, non solo alberghieri, ma anche quelli legati alla mobilità e al food. I tour operator vanno naturalmente coinvolti in questa ipotesi di lavoro, pronti naturalmente ad ampliare l’offerta ai Paesi europei e al mondo quando si ripresenterà l’occasione.
Dopo il mare che resta inevitabilmente un prodotto bandiera per la Liguria, nella graduatoria delle preferenze per i turisti che scelgono la nostra regione l’enogastronomia figura al secondo posto, con un turista su quattro che ha segnalato l’interesse per questo segmento sia sotto forma di partecipazione a eventi enogastronomici (13%) sia di degustazione di prodotti locali (12,8%). Dunque, l’enogastronomia figura tra i prodotti individuati dalla Regione nel Piano del Turismo 2020 con oltre 170 fra enti e associazioni imprenditoriali liguri che hanno sottoscritto il Patto per lo sviluppo strategico del turismo, con l’obiettivo di diversificare e destagionalizzare gli arrivi, coinvolgendo costa ed entroterra in un unico sistema turistico. Un terzo prodotto è rappresentato dalla cultura e incentrato in particolare su Genova, città il cui appeal turistico è molto cresciuto. Rispetto ai mercati, la politica di Agenzia In Liguria tende a confermare quelle che sono le attività di promo-commercializzazione verso i mercati tradizionali esteri, come Francia, Germania e Regno Unito puntando però sempre con maggiore forza sui Paesi scandinavi, che hanno dimostrato una forte attenzione negli ultimi anni, sulla Russia e il Nord America.
Le analisi del Centro Studi Tci
- Le conseguenze per il turismo in Italia
- Quali località soffriranno maggiormente per l'assenza di stranieri
- Le province che dipendono di più dal mercato tedesco
- Come cambierà il turismo nelle regioni italiane: Toscana; Friuli Venezia Giulia; Puglia
Le interviste
- Nando Pagnoncelli, le reazioni degli italiani
- Gianni Brogini, il futuro del turismo in camper
- Giampiero Sammuri, il turismo nelle aree protette
Gli scenari
- Il treno batterà l'aereo?
- La bicicletta è la soluzione per le grandi città?
- Come viaggeremo in bus
- Come saranno le vacanze in campeggio
- Una nuova formula di città
Gli appelli
- L'appello di A.mo.do. sulla mobilità dolce
- L'appello delle ong europee per un nuovo modello di sviluppo