Viene inaugurato il 21 luglio, in Alto Adige, sulle Alpi Aurine, il nuovo Rifugio al Sasso Nero che si trova alla forcella di Rio Torbo a un’altitudine di 3026 metri, vicino alla frontiera con l’Austria. L'edificio, che si sviluppa su sei piani, è stato costruito nell’arco di otto mesi dalla Provincia autonoma di Bolzano che ha rilevato la proprietà del vecchio rifugio Vittorio Veneto dal Demanio militare.
UN CONCORSO PUBBLICO
Il nuovo rifugio sorge a pochi passi da dove sorgeva il vecchio Rifugio Vittorio Veneto al Sasso Nero, costruito nel 1894 dalla sezione di Lipsia del Club alpino austro-tedesco, raso al suolo lo scorso anno. Passato allo Stato italiano alla fine della Grande Guerra, fu dato in gestione prima al Cai di Vittorio Veneto e poi dal 1979 al 2010 al Cai di Brunico, quando, in applicazione di un decreto attuativo del Pacchetto per l'Alto Adige, molte strutture tra cui rifugi e caserme dello Stato sono passate alla Provincia di Bolzano.
Il progetto del nuovo rifugio (che ha perso il nome italiano di Vittorio Veneto, suscitando non poche polemiche da parte italiana) è il risultato vincente di un concorso pubblico promosso dalla Provincia firmato da Helmut Stifter e Angelika Bachmann e si ispira alla svizzera Monte Rosa Hutte (come affermano Roberto Dini, Luca Gibello e Stefano Girodo, autori del nuovissimo volume Rifugi e bivacchi edito da Hoepli dedicato prevalentemente alle strutture di moderna concezione). I lavori sono costati 4 milioni e 200mila euro.
Si raggiunge con un percorso impegnativo, attrezzato nella parte alta, da Lutago per la Val di Rio Rosso o da San Giovanni (itinerario più lungo) per la Val di Rio Torbo. Eccezionale il panorama che si gode sulle Alpi Aurine. L'alta Via Stabeler lo collega, passando però più in basso, al rifugio Giovanni Porro.Rimane aperto da inizio luglio a inizio ottobre.
INFORMAZIONI
Il rifugio è già aperto al pubblico. Info: tel. 0474.671160 e schwarzensteinhuette.com.