Da Roma a Ostuni, passando per Torino, Ragusa e Pisa. La scelta del bed and breakfast come soluzione alternativa all’albergo è sempre più diffusa e i motivi sono numerosi. Innanzi tutto un rapporto qualità-prezzo abitualmente favorevole al viaggiatore, che può scegliere tra diverse categorie, a seconda delle proprie tasche, senza rinunciare ai comfort casalinghi. In secondo luogo la possibilità di entrare in contatto con i proprietari che spesso e volentieri danno suggerimenti e consigli di prima mano. E come terzo motivo, le location, che possono essere urbane o meno, ma quasi sempre perfette come punto di partenza per visite e trasferimenti.
Nei b&b che aderiscono all’iniziativa, è possibile prenotare per esempio il 3 e 4 marzo e pagare solo la notte del 4; oppure il 2 e 3 marzo e pagare solo il 2, e così via. Una bella opportunità per i circa due milioni di viaggiatori che, ogni anno, scelgono di soggiornare nei b&b italiani, ventimila strutture che fatturano oltre 120 milioni di euro in totale (sondaggio realizzato dal sito www.bed-and-breakfast.it tra duemila esercenti). La media dei prezzi a notte è di 35 euro, una cifra abbordabile anche in questo periodo di crisi economica, mentre la distribuzione sul territorio pende nettamente sul centro-nord con il 66 per cento delle strutture. Famiglie, giovani coppie, professionisti, il pubblico che sceglie il b&b è variegato anche se, abitualmente, è composto da persone con una cultura medio alta che proprio alla cultura decidono di dedicare un weekend. Charme e design, centri storici e aree metropolitane, campagne e dimore storiche, la varietà dell’offerta è tale che anche molti stranieri, forse più abituati all’esperienza, optano per l’ospitalità casalinga. E per sapere l’elenco completo delle strutture che aderiscono alla giornata del b&b con un pernottamento gratuito bastare cliccare sul sito dell’iniziativa. Casa dolce casa non è solo un modo di dire.