Per anni è stata una esperienza limitata ai grandi campioni, oggi è alla portata di tutti, almeno in Valtellina. Sciare di notte è una strana sensazione. Sarà per il freddo che diventa estremo, per il silenzio che regna e ovatta, per il contesto in cui si scende in pista, avvolti dal nero della notte, con i fari che rischiarano la discesa. Una sensazione che adesso si può provare in alcuni comprensori sciistici della Valtellina, da Livigno a Bormio fino a Santa Caterina, dove eccezionalmente alcune piste sono illuminate di notte. Nel piccolo Tibet per esempio ogni giovedì dalle 20.30 si può provare l’ebbrezza di sciare di sera lungo la pista n. 23 del Campo Scuola, e sulla stessa pista, tutti i martedì, show dei maestri di sci alle ore 21 (7€ a sera, gratis per i titolari di skipass Livigno di durata giornaliera o superiore). A Bormio invece per tre venerdì di febbraio (7, 14 e 28) si potranno davvero emulare i grandi campioni della discesa arrischiandosi a scendere lungo la mitica Stelvio, la pista dove ogni anno si disputa la gara di discesa libera. Considerata tra le più tecniche e spettacolari al mondo la Stelvio – che ha ospitato due gare dei Mondiali di sci nel 1985 e nel 2005 – ha pendenze che arrivano al 60% ed è lunga oltre 3 chilometri con un dislivello di ben 986 metri, una vera sfida per gli amatori (adulti € 16; senior; gratis per tutti i possessori di Bormio Skipass plurigiornalieri). Non distante da Bormio, a Santa Caterina Valfurva per quattro serate (venerdì 31 gennaio; sabato 22 e 29 febbraio e 7 marzo) si potrà sciare sulla pista da dedicata a Deborah Compagnoni. Pista che viene illuminata dalle 20 alle 23, per permettere a tutti di emulare le gesta delle campionesse di discesa libera che l’affrontano ogni anno durante le gare di Coppa del mondo. Si tratta di una pista davvero impegnativa: la partenza è a quota 2750 metri, il tracciato lungo 3300 metri termina a quota 1745 dopo aver superato una pendenza massima addirittura del 76%. C’è da divertirsi e stare attenti.