Gli americani non amano perdersi in fronzoli. Sono concreti all’ennesima potenza e quando si tratta di affari economizzano al massimo il tempo. Per questo ogni anno organizzano il Pow Wow, una fiera del turismo dedicata agli operatori del settore che in cinque giorni hanno la possibilità di chiudere contratti e stabilire nuovi contatti. Un migliaio tra aziende e organizzazioni turistiche americane, mille e cinquecento acquirenti stranieri da una settantina di Paesi che si riuniscono in una serie infinita di appuntamenti e incontri. Tutti con lo stesso scopo: fare affari.
Insomma, il Pow Wow non è una fiera come tutte le altre. Non è una vetrina dove si va per farsi un’idea e poi si vedrà. C’è un giro d’affari di 3 miliardi e mezzo di dollari, fanno sapere senza modestia gli organizzatori. Soldi che arriveranno negli Stati Uniti sotto forma di viaggi di ogni tipo, dal turismo puro e semplice al viaggio d’affari. Un mercato, quello americano, che attira tantissimo i viaggiatori italiani, che negli ultimi anni hanno sempre più scelto l’America come destinazione. Vuoi per il dollaro debole, vuoi per la grande concorrenza che ha permesso di abbassare le tariffe dei voli, sono 750mila gli italiani che nel 2009 si sono recati negli Stati Uniti.
Un’enormità di viaggiatori che, secondo una ricerca realizzata dall’Ufficio commerciale del Consolato generale americano a Milano, nel 90% dei casi acquista il viaggio in agenzia. Viaggi che nella maggioranza dei casi sfruttano la formula fly&drive, come a dire che una volta che si va negli Stati Uniti non ci si limita a vedere una città, ma si preferisce prendere un’auto e scoprirne almeno un pezzetto. Per capire dove andrà il mercato nel 2010 e nel 2011, occorre dunque andare al Pow Wow, che quest’anno si tiene dal 10 al 15 maggio a Orlando, in Florida.
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