Il percorso escursionistico collega Piazza Maggiore e Piazza della Signoria passando dall'Appennino Tosco-Emiliano e da secoli di storia. Secoli fa, il percorso per collegarsi tra le due città passava da alcuni dei monti più alti dell’Appennino, senza gallerie e senza asfalto. Alla fine degli anni 80 del ‘900 alcuni escursionisti bolognesi hanno ideato quindi la Via degli Dei, la riproduzione degli antichi percorsi, chiamato così perché tocca Monte Adone, Monzuno (Mons Iovis), Monte Venere, Monte Luario, nomi di divinità allora venerate. Già gli Etruschi dal VII secolo a.C. costruirono una strada che collegava Fiesole e Felsina (antico nome di Bologna), e in seguito i Romani nel 187 a.C. ricalcarono i sentieri costruendo la via transappenninica Flaminia Militare.
Alla fine degli anni 80 del ‘900 alcuni escursionisti bolognesi hanno ideato quindi la Via degli Dei, la riproduzione degli antichi percorsi, chiamato così perché tocca Monte Adone, Monzuno (Mons Iovis), Monte Venere, Monte Luario, nomi di divinità allora venerate. Già gli Etruschi dal VII secolo a.C. costruirono una strada che collegava Fiesole e Felsina (antico nome di Bologna), e in seguito i Romani nel 187 a.C. ricalcarono i sentieri costruendo la via transappenninica Flaminia Militare.