Consigli di viaggio
Gli amici della associazione Iubilantes cammineranno per quasi un mese sulla Via Francigena Renana (Grande Romweg) che li condurrà dal Reno al Po. Troverete su questo sito il racconto in diretta del loro viaggio. Seguiteci numerosi!
DA THUSIS A ANDEER
In una splendida giornata si inizia il cammino storico della via Spluga dalla stazione di Thusis. Thusis (m 720), graziosa cittadina, e' da sempre punto base di commerci transalpini, cosi come Chiavenna lo e' dal versante italiano. Nell'intrico di segnali di varie ciclovie che si dipartono o passano dalla stazione, ci perdiamo l'indicazione della nuova direttrice pedonale che passa dal versante destro del Reno che avrebbe dovuto portarci alla cosiddetta "traversina" (Traversiner Tobel), una passerella a gradini lunga 57 metri sospesa sulla gola del Reno.
Proseguiamo comunque perfettamente sulla Viamala (segnata peraltro sempre anche come Via Spluga). Il percorso, prima asfaltato, costituito inizialmente dall'antica carrozzabile, diventa un bel percorso fra i boschi. La valle, ovviamente, e' quella del Reno. Il sentiero ci porta alle bellissime gole della Viamala (m 870) dove, a pagamento, visitiamo l'orrido spettacolare formato dalla valle del Reno dove le pareti rocciose si stringono quasi a toccarsi in un ribollire di acque vorticose.
Dopo la visita e una piacevole breve sosta nel nuovissimo bar-biglietteria, della Gola, riprendiamo il cammino in costante lenta risalita. Prima di riprendere il sentiero, un ponte dell'antica strada ci regala un ultimo sguardo sull'orrido e ci svela la sorpresa di un piccolo museo dove si racconta la storia di questa antichissima via.
Proseguiamo sulla via Spluga su sentiero: direzione Zillis; dove giungiamo non senza avere prima passato un altro bellissimo ponte-passerella. A Zillis, antico pittoresco nucleo abitato, ci attende la splendida chiesa di San Martino con il suo soffitto di larice dipinto: 153 tavolette (presunte del sec XII) raffiguranti la vita di Cristo e altri soggetti:.un soffitto che ha fatto di questa chiesa ls "Cappella Sistina delle Alpi". Dopo Zillis proseguiamo, con una piacevole camminata nei boschi, verso la nostra meta: Andeer.
In una splendida giornata si inizia il cammino storico della via Spluga dalla stazione di Thusis. Thusis (m 720), graziosa cittadina, e' da sempre punto base di commerci transalpini, cosi come Chiavenna lo e' dal versante italiano. Nell'intrico di segnali di varie ciclovie che si dipartono o passano dalla stazione, ci perdiamo l'indicazione della nuova direttrice pedonale che passa dal versante destro del Reno che avrebbe dovuto portarci alla cosiddetta "traversina" (Traversiner Tobel), una passerella a gradini lunga 57 metri sospesa sulla gola del Reno.
Proseguiamo comunque perfettamente sulla Viamala (segnata peraltro sempre anche come Via Spluga). Il percorso, prima asfaltato, costituito inizialmente dall'antica carrozzabile, diventa un bel percorso fra i boschi. La valle, ovviamente, e' quella del Reno. Il sentiero ci porta alle bellissime gole della Viamala (m 870) dove, a pagamento, visitiamo l'orrido spettacolare formato dalla valle del Reno dove le pareti rocciose si stringono quasi a toccarsi in un ribollire di acque vorticose.
Dopo la visita e una piacevole breve sosta nel nuovissimo bar-biglietteria, della Gola, riprendiamo il cammino in costante lenta risalita. Prima di riprendere il sentiero, un ponte dell'antica strada ci regala un ultimo sguardo sull'orrido e ci svela la sorpresa di un piccolo museo dove si racconta la storia di questa antichissima via.
Proseguiamo sulla via Spluga su sentiero: direzione Zillis; dove giungiamo non senza avere prima passato un altro bellissimo ponte-passerella. A Zillis, antico pittoresco nucleo abitato, ci attende la splendida chiesa di San Martino con il suo soffitto di larice dipinto: 153 tavolette (presunte del sec XII) raffiguranti la vita di Cristo e altri soggetti:.un soffitto che ha fatto di questa chiesa ls "Cappella Sistina delle Alpi". Dopo Zillis proseguiamo, con una piacevole camminata nei boschi, verso la nostra meta: Andeer.
DA ANDEER A SPLUGEN
Il cammino riprende. Lasciata Andeer , di cui non abbiamo avuto tempo di apprezzare il centro termale, ricomunciamo la nostra salita lungo il corso del Reno (Hinterrein). Superismo le cave di granito pregiato granito di Andeer) e la grsnde centrale di Barenburg.
Da lì il sentiero sale rapidamente e altrettanto ralidamente riscende per portarci alle gole della Roffla, (1100 m) un altro "orrido" suggestivo che consente addirittura di passare sotto una bellissima cascata. Si risale al sentiero e si ricomoncia il percorso piuttosto impegnativo fra brusche salite, stretti passaggi, brusche discese E superata un'altra passerella,sempre sul Reno, riprendiamo il nostro impervio cammino che ci porta alla fortezza di Crestawald (bunker con postazioni di artiglieria della Seconda Guerra mondiale).
Infine, dopo una giornata impegnativa su un percorso finalmente piacevole; raggiungiamo Sufers (1428 m) e il suo pittoresco lago. Qui ci ristoriamo attingendo ad un bar-self service quindi, finalmente su bellissima strada, l'arrivo a Splugen passando dalle rovine del suo castello costruito nel 1275. Splugen, con le sue bellissime case Walser e i suoi antichi palazzi, sorge nel pianoro di confluenza fra il Reno (Hinterrhein) e la valle Spluga. Con questa sua "anima" composita ci introduce alla seconda parte del nostro cammino: il valico e il passaggio al versante meridionale.
DA SPLUGEN A ISOLA DI MADESIMO
11 settembre. Questa mattina quattro compagni ci lasciano e un altro si aggiunge. Sara' con noi Rossano, guida alpina. Ci attendono i 17 km del valico dello Spluga (2115 m), passo fra i più importanti delle Alpi, da cui sono passati molti dei personaggi storici più importanti d'Europa.
La salita al passo si svolge sulla antica mulattiera che è diventata il simbolo stesso della Via Spluga, un percorso bellissimo. Si aggiunge a noi Franco della Associazione del Cammino di San Carlo. Dopo quasi quattro ore di cammino si arriva al passo. Poi si scende a Montespluga (1908 m) dove si pranza in un delirio di auto e moto.
Lasciamo al più presto Montespluga e dopo avere fiancheggiato il lago, artificiale (1931) ci infiliamo nel bellissimo sentiero della Gola del Cardinello che ci porterà ad Isola attraverso quella che ormai è la val San Giacomo.
La discesa è continua ed impegnativa e il paesaggio è davvero speciale. Il percorso del Cardinello era nel 600 e nel 700 la via di transito alpino gestita da "spedizionieri" specializzati svizzeri che garantivano il passaggio a uomini e merci anche in periodo invernale. La lunga discesa che ci porta a Isola (1289 m) si conclude in un posto speciale: l'antica locanda del Cardinello, dove Martino, il proprietario, ci regala una ottima accoglienza e tanta umanità.
11 settembre. Questa mattina quattro compagni ci lasciano e un altro si aggiunge. Sara' con noi Rossano, guida alpina. Ci attendono i 17 km del valico dello Spluga (2115 m), passo fra i più importanti delle Alpi, da cui sono passati molti dei personaggi storici più importanti d'Europa.
La salita al passo si svolge sulla antica mulattiera che è diventata il simbolo stesso della Via Spluga, un percorso bellissimo. Si aggiunge a noi Franco della Associazione del Cammino di San Carlo. Dopo quasi quattro ore di cammino si arriva al passo. Poi si scende a Montespluga (1908 m) dove si pranza in un delirio di auto e moto.
Lasciamo al più presto Montespluga e dopo avere fiancheggiato il lago, artificiale (1931) ci infiliamo nel bellissimo sentiero della Gola del Cardinello che ci porterà ad Isola attraverso quella che ormai è la val San Giacomo.
La discesa è continua ed impegnativa e il paesaggio è davvero speciale. Il percorso del Cardinello era nel 600 e nel 700 la via di transito alpino gestita da "spedizionieri" specializzati svizzeri che garantivano il passaggio a uomini e merci anche in periodo invernale. La lunga discesa che ci porta a Isola (1289 m) si conclude in un posto speciale: l'antica locanda del Cardinello, dove Martino, il proprietario, ci regala una ottima accoglienza e tanta umanità.
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