Il caso letterario di Antonia Pozzi è uno dei più rilevanti degli ultimi decenni. La poetessa milanese, nata a Milano il 13 febbraio 1912 e morta suicida a 26 anni senza aver mai pubblicato una sola poesia, è oggi ormai unanimemente riconosciuta una delle voci più alte della poesia lombarda e italiana del Novecento.
Di Antonia Pozzi, nonostante la brevissima vita, si conoscono più di trecento composizioni e duemilaottocento immagini fotografiche, ormai oggetto di interesse nella loro autonomia. Figlia unica di una famiglia dell’alta borghesia milanese discendente da Tommaso Grossi, era colta, sportiva, viaggiatrice.
Nella sua esperienza umana convissero l’immenso amore per la natura e la montagna e il difficile rapporto col mondo maschile e intellettuale della propria epoca. Venne profondamente segnata dalle tormentate vicende affettive con Antonio Maria Cervi, il suo professore di greco al liceo Manzoni, con Remo Cantoni e Dino Formaggio e dalle profonde amicizie con Vittorio Sereni e la famiglia Treves. Nell’ambito della vita culturale milanese degli anni Trenta era inserita nell’ambiente dell’Università Statale che faceva riferimento ad Antonio Banfi, uno dei più innovatori filosofi dell’epoca.
Per celebrare Antonia, questa sera (ore 20.45) al teatro Franco Parenti si terrà la prima nazionale di L'infinita speranza di un ritorno, spettacolo teatrale con Elisabetta Vergani per la regia di Maurizio Schmidt, Lo spettacolo sarà replicato fino a domenica 18 febbraio.
Inoltre il 18 febbraio alle ore 17 sempre al teatro Franco Parenti sarà proiettato il film di Marina Spada Poesia che mi guardi, mentre il 19 febbraio è stata organizzata una visita (su prenotazione) alla casa di Antonia Pozzi a Pasturo (Lc), ai piedi delle Grigne. Sempre a Pasturo e fino al 19 è pure allestita la mostra fotografica Antonia Pozzi fotografa, a cura del Comune di Pasturo.
Ma le manifestazioni non sono tutte qui. Ieri si è tenuto, sempre al Teatro Franco Parenti, il convegno Incontro di riflessioni e testimonianze sull'opera di Antonia Pozzi a cento anni dalla nascita. E ancora, il 4 maggio a Trento, in occasione della sessantesima edizione del Trentofilmfestival, per iniziativa del Gruppo italiano scrittori di montagna, si terrà un convegno sul tema Antonia Pozzi e la montagna. Infine si sta realizzando un nuovo film sulla poetessa che metterà a fuoco proprio l'inteso tra la poetessa e le vette alpine.