Dicono che camminare sia un toccasana per il corpo e per lo spirito. Lo dicono in tanti, e chi l’ha sperimentato conferma. Intraprendere un cammino è un’esperienza totale: si va a piedi per riprendere contatto con il proprio corpo, lungo il percorso si istaurano relazioni vere e si vive un ritorno alla spiritualità. A qualcuno cambia la vita, a tanti non la cambia, ma la migliora. Tutto dipende dal modo in cui la si intraprende.

Cristo delle Marche, Comune di Cingoli

Quest’estate sul Cammino dei Cappuccini, oltre 400 chilometri di percorso nelle Marche per entrare – anima e corpo, molto corpo – all’interno della storia dell’Ordine dei Cappuccini, prende vita un progetto particolare, cinque giorni in cammino all’insegna della spiritualità e la frugalità, ma anche della scoperta del territorio. Il progetto si chiama Giovani in Cammino – Sui passi della speranza”, ed è la proposta estiva dedicata agli under 35 del Cammino dei Cappuccini, in programma dal 22 al 27 agostoCinque giorni a piedi, per un totale di 70 chilometri, nel cuore dell’entroterra marchigiano, per un’esperienza che si svolge all’insegna dell’essenzialità: si dorme con sacco a pelo in palazzetti, saloni, conventi e palestre; si condivide il cibo e si cammina in gruppo, con spirito di adattamento e apertura (il costo è di 150 euro, tutto compreso (vitto, alloggio, attività e assistenza logistica). Il tutto guidato da due frati Cappuccini, fra Sergio e fra Nicola, e in compagnia di Tom Search, artista e formatore che condurrà diversi laboratori creativi lungo il percorso.

Collina dei Ciliegi in estate

Il cammino prende il via da Cupramontana, patria del Verdicchio e borgo immerso nei vigneti, laddove si erge l’Abbazia romanica di Sant’Urbano, immersa nei boschi, e l’Eremo dei Frati Bianchi, in cui nel XVI secolo trovarono rifugio i primi promotori della riforma cappuccina, in cerca di una vita radicalmente evangelica, fatta di silenzio, preghiera e povertà. Da Cupramontana si parte verso Apiro, città del folclore e poi per Cingoli, il “balcone delle Marche”, che regala uno dei panorami più ampi e suggestivi dell’Italia centrale. Da qui il cammino tocca l’Eremo di Sant’Angelo, che fu sede di una delle prime esperienze di vita riformata, prima ancora della nascita ufficiale dei Cappuccini. È la tappa più lunga del cammino, e forse la più intensa, che conduce alla sosta intermedia di San Lorenzo di Treia e il giorno seguente a San Severino Marche, città d’arte e spiritualità, in cui si trova l’antico convento cappuccino del Ss. Salvatore in Colpersito. L’ultimo giorno si raggiunge Camerino, sede universitaria e storica culla dell’Ordine dei Frati Cappuccini. Qui si trova il convento di Renacavata, fondato nel 1528: il primo convento cappuccino al mondo. Giusta meta di un’esperienza di cammino che promette di essere qualcosa di più di una piacevole passeggiata nell’entroterra delle Marche.

Abbazzia di Sant'Urbano, Comune di Apiro