Che cosa fare in Turchia: dieci esperienze da non perdere

Un viaggio in Turchia è un'esperienza memorabile... ecco quali sono le otto esperienze da non perdere in un tour del Paese.

Per un tour a Capodanno 2025, da non perdere la proposta "Turchia New Year" del nostro partner King Holidays, con partenza il 30 dicembre 2024 (vedi sotto), un’avventura di una settimana tra storia, cultura e paesaggi unici. Tutte le esperienze proposte sotto sono incluse nel tour: ogni tappa regala non solo bellezze storiche e naturali, ma anche tradizioni tipiche che renderanno il Capodanno ancora più affascinante.

Istanbul è una città da vedere almeno una volta nella vita... quando ci si arriva, si rimane incantati dalla selva di minareti, dalle decorazioni fantastiche del palazzo di Topkapi, dall'animazione del bazar, dai battelli che fanno la spola tra le rive del Corno d'Oro e del Bosforo. E da molto altro. Da non mancare anche la Moschea Blu e piccole chicche ancora poco note, come il Monastero della Vergine della Fonte, meta di pellegrinaggio per la comunità ortodossa.

La capitale della Turchia è Ankara, sede di un eccezionale museo che è forse il più suggestivo ed emozionante del Paese. Il Museo delle civiltà anatoliche conserva infatti oggetti e monumenti di popoli e culture dell'Anatolia dalla tarda età della pietra fino all'antichità classica, permettendo di farsi un'idea completa della storia antica del paese e di conoscere anche civiltà poco note. In particolare, si rimane basiti di fronte alle pitture murali del neolitico, alle lettere dei mercanti assiri (talvolta ancora protette dalle loro buste!), dalle sculture ittite... 

Quartieri come Kızılay, Tunali Hilmi e Kavaklıdere si animano inoltre per le festività di fine anno, con decorazioni natalizie e luci che aggiungono un tocco di colore alla città: negozi e boutique propongono promozioni speciali e i caffè e i ristoranti offrono piatti tradizionali e dolci tipici come il baklava.

Che magia la Cappadocia. Quei pinnacoli cesellati dal vento e dal tempo, il tufo eroso e scavato, le grotte ricoperte di affreschi, gli orti e i giardini che spuntano nel paesaggio arido e fertile nello stesso tempo: tutto sembra fatto per meravigliare. L'aspetto forse più affascinante è la sensazione di continuità: il vino si produce localmente come secoli fa, cavalli e muli sembrano gli stessi del tempo dei Romani, il vasellame di Avanos si produce sempre con l'argilla del fiume, le caverne sono ancora abitate. E poi ci sono le meravigliose chiese rupestri, che raccontano le storie di eremiti e comunità monastiche di mille anni fa.

Da tempo c'è un modo diverso di iniziare la giornata sulla grande distesa vulcanica della Cappadocia: a bordo di una mongolfiera. Si sale ancora con il favore delle tenebre, prima dell'alba, per poi assistere allo spettacolo del sorgere del sole sorvolando vigneti, canyon e camini delle fate. Il silenzio regna sovrano, là in alto e di prima mattina, e lo spettacolo di decine di mongolfiere colorate sparse attorno a voi metterà a dura prova la capacità del vostro smartphone o della vostra sim nella macchina fotografica. Immaginate di farlo il primo giorno dell'anno...

In Turchia sono moltissimi i popoli che hanno lasciato tracce del loro passaggio. Tra loro i Selgiuchidi, che costruirono o ricostruirono molti caravanserragli sulla leggendaria Via della Seta: punti di sosta e passaggio per le carovane di commercio, pellegrinaggio o militari. Visitare una di queste strutture grandi, possenti e finemente decorate, come quella Sultahani in Cappadocia, riporta alla mente a quei flussi di dromedari, merci, spezie che dall'Oriente arrivavano in Europa e viceversa.

Un'altra meta irrinunciabile di un viaggio in Turchia è Pamukkale, dove le vasche bianche di calcare, note anche come “Castello di Cotone”, stupiscono per le loro luci abbaglianti e la conformazione unica al mondo.

Non solo: di fianco alle "cascate" di calcare, il sito archeologico di Hierapolis, antica città termale fondata intorno al 190 a.C. dal re di Pergamo e prosperata durante l'epoca romana, meraviglia per il bel teatro e la grande necropoli.

Una città antica, la più grande e meglio conservata nel Mediterraneo dopo Pompei: Efeso lascia di stucco, perché camminando sulla "via dei Cureti" affiancati da monumenti, teatri, case e mosaici sembra davvero di fare un salto indietro nel tempo.

Quando poi si arriva di fronte alla biblioteca di Celso, eretta tra il 110 e il 135 d.C., lo stupore raggiunge il suo apice: la facciata è talmente armonica e nello stesso tempo imponente che non si può lasciarsi scappare un "ooh" di meraviglia, ripensando a quando qui passeggiavano decine di eruditi ed erano conservate 12mila pergamene. 

A proposito di pergamene. Furono inventate a Pergamo, che insieme a Troia e a Efeso è il sito archeologico più famoso della Turchia. Parliamo di una mitica città greco-romana che ci ha lasciato monumenti impressionanti: si rimane a bocca aperta visitando l’Asclepion, il famoso ospedale del mondo antico dedicato al dio della salute, Esculapio, con i tunnel di dormizione, il piccolo teatro per i pazienti, le piscine, la lunga strada antica e il cortile con le colonne ioniche. La leggenda narra che recarsi al tempio di Asclepion sia di buon auspicio per la salute nel nuovo anno...