



«Ci vediamo in Pilotta» è il mantra dei giovani e degli studenti: si riferisce al grande prato che circonda il palazzo della Pilotta, luogo di ritrovo per definizione. Il punto di partenza di ogni serata in compagnia è anche uno dei luoghi più spettacolari dell'Emilia Romagna. Nel palazzo ha sede la Galleria nazionale, museo che conserva capolavori del Correggio e del Parmigianino.

Fra i musei, oltre alla Galleria Nazionale, da segnalare il Glauco Lombardi, che ospita cimeli storici e artistici su Maria Luigia d’Asburgo e Napoleone Bonaparte, oltre a numerose opere e preziosi documenti relativi al Ducato di Parma nei secoli XVIII e XIX; la casa museo di Arturo Toscanini, dedicato alla vita e alle opere del grande direttore d’orchestra parmigiano, e il Museo Giordano Ferrari, che espone a rotazione i burattini e le marionette della ricchissima collezione interna.
Gli altri monumenti imperdibili a Parma sono il Duomo, capolavoro di romanico padano; il Battistero ottagonale, progettato tra XII e XIII secolo ed edificio simbolo della città; e gli affreschi della Camera di San Paolo.
Piccolo gioiello della pittura rinascimentale, situato all'interno dell'ex monastero di S. Paolo e realizzato tra il 1519 e il 1520 dal pittore emiliano Antonio Allegri detto il Correggio, la Camera era in origine parte dell'appartamento privato della committente, la badessa Giovanna da Piacenza. Correggio ideò per la stanza una decorazione di derivazione classica e mitologica.

(NB. A oggi, 20 giugno 2020, la Camera di S. Paolo è chiusa per l’emergenza coronavirus.)
Molte altre sono le eccellenze artistiche: la basilica della Madonna della Steccata, con il ciclo di affreschi iniziato dal Parmigianino e proseguito dai suoi allievi; l'antica Spezieria di S. Giovanni, unico esempio italiano di farmacia cinque-seicentesca, all’interno di un complesso monastico originario del X secolo; e il Parco Ducale, vasto giardino all’italiana che ospita l’omonimo palazzo che fu del duca Ottavio Farnese. Luogo ideale per una passeggiata fra i viali di ghiaia bianca e per rivivere l’eleganza e il fasto aristocratico del Settecento, fra lontani, statue e alberi secolari.

C’è poi un luogo particolare, da poco tornato all’originario splendore: è la chiesa di S. Francesco del Prato in piazza S. Francesco. Trasformata in carcere da Napoleone nel 1810 e come tale utilizzata fino al 1992, è stata protagonista di un’imponente restauro: sono state eliminate le inferriate e altri interventi interni hanno ripristinato l’architettura originaria di questo gioiello gotico, sulla cui facciata spicca un rosone del 1461.

Se Parma è anche Città Creativa Unesco per la Gastronomia lo si deve alle sue delizie che la rendono celebre nel mondo, come il Prosciutto di Parma, il Culatello di Zibello Dop e il Parmigiano Reggiano. Per assaggiarne un Parmigiano Reggiano, l’ideale è prenotare una visita guidata in caseificio, così da scoprire le fasi di lavorazione e assaporare pezzi di diverse stagionature.
Il sistema dei Musei del Cibo è nato per valorizzare otto prodotti locali che hanno reso unico il territorio di Parma: parmigiano reggiano, pasta, fungo porcino, culatello di Zibello, prosciutto di Parma, salame di Felino, vino e pomodoro.

Ogni museo occupa una dimora storica ed è nato dove è radicata la produzione del prodotto, fra 10 e 60 km da Parma. Il Museo della Pasta condivide la sede con il Museo del Pomodoro a Collecchio, alla Corte di Giarola, complesso monastico sulle sponde del Taro e punto di passaggio della Via Francigena.
Oltre alla pasta e al pomodoro, troviamo il Museo del Parmigiano Reggiano, a Soragna; il Museo del Culatello di Zibello, il Museo del Salame Felino, il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro, il Museo del Vino, ospitato nella magnifica Rocca Sanvitale di Sala Baganza, e naturalmente il Museo del Prosciutto di Parma, probabilmente il prosciutto crudo più famoso e apprezzato d’Italia, con sede a Langhirano.
Molti sono anche i tesori della provincia di Parma. Ricordiamo le Bandiere arancioni di Busseto e Fontanellato, paesi insigniti del marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano. Se Busseto lega il suo nome e la sua storia a Giuseppe Verdi, cui diede i natali, fiore all’occhiello di Fontanellato la Rocca, una delle meglio conservate dell’Appennino. La Rocca fa parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, una rete di 24 rocche, fortezze, manieri presente nelle due province dell'Emilia. Costruzioni importanti, spesso imponenti e suggestive, realizzate dal Medioevo alla Belle Époque da nobili famiglie che hanno fatto la storia d’Italia e che sono aperte e visitabili.

Sempre a Fontanellato, in località Masone, si trova il Labirinto della Masone, parco culturale unico nel suo genere, realizzato da Franco Maria Ricci, editore e designer parmigiano, nel 2015. Comprende un labirinto in bambù (il più grande al mondo di questo genere: il percorso d’uscita è lungo oltre tre chilometri) e spazi che ospitano la sua collezione d'arte, la sua casa editrice, mostre temporanee, conferenze e concerti.

- Per ogni informazione per la visita, utilissimo il sito web del Comune di Parma: www.parmawelcome.it.
- Per andare alla scoperta della Food Valley, dei suoi sapori e dei suoi musei, il sito di riferimento è www.visitemilia.com; mentre gli otto musei del cibo hanno un portale unico che li racconta: www.museidelcibo.it.
- Il sito del labirinto della Masone, infine, è www.labirintodifrancomariaricci.it.
- Scopri i nostri consigli su dove dormire e dove mangiare a Parma e dintorni!
- Le schede dei borghi Bandiera arancione sul sito www.bandierearancioni.it; per scoprire tutti i luoghi Aperti per Voi dai Volontari Tci, cliccate qui.
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