Se diciamo che è l’unico vino al mondo che prevede tre fermentazioni e rifermentazioni successive, solo gli esperti capiranno di che cosa stiamo scrivendo. Se però aggiungiamo che è uno dei rarissimi spumanti rossi, allora gli appassionati e non solo capiranno subito che si tratta della vernaccia di Serrapetrona, nelle Marche, unico Comune dove si produce questa docg: una perla dell'enologia italiana tanto rara quanto antica (è citata in diversi documenti dell'Ottocento, sempre con giudizi lusinghieri) che nelle domeniche del 13 e 20 novembre è protagonista assieme al paese cui lega il proprio nome, appunto Serrapetrona (Mc).
In queste date torna infatti per la sesta edizione Appassimenti aperti, manifestazione dedicata alla valorizzazione della vernaccia di Serrapetrona docg e del Serrapetrona doc, il suo "corrispettivo" vino fermo. Un evento organizzato dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini e dai Comitati di tutela delle due denominazioni – sul sito trovate tutte le informazioni sulle cantine visitabili, nonché gli indirizzi per mangiare e dormire in paese –, nato per raccontare la storia di uno dei vini simbolo delle Marche e il suo profondo legame con il territorio.
Nelle vie del centro storico saranno allestiti stand di degustazione delle due tipologie di vino e di prodotti locali, sia artigianali sia gastronomici. Ma soprattutto, grazie a un servizio navetta gratuito, sarà possibile raggiungere le cantine dove le uve vengono lasciate per mesi ad appassire. Un viaggio tra i segreti di uno dei vini più difficili da produrre, coltivato in zone impervie di montagna e attraverso complesse tecniche di lavorazione.
Appassimenti aperti rappresenta un'occasione unica per ammirare le spettacolari pareti di grappoli appesi ad appassire, e ascoltare dai produttori una storia dalle radici antiche: l'usanza di mettere ad appassire l'uva per assicurarsi buon vino apparteneva infatti alla civiltà contadina; oggi quella necessità è diventata un'eccellenza, simbolo di un territorio. Una parte delle uve è infatti vinificata al momento della vendemmia, il restante (almeno il 40%) viene messo ad appassire nelle cantine. Entro la metà di gennaio l’uva viene pigiata e alla fine del mese inizia l’ultima fase, l’unione del mosto ottenuto dalle uve appassite con il vino base. È quindi il momento della terza e ultima fermentazione, che rende la vernaccia di Serrapetrona così particolare e apprezzata.
Le due domeniche di Appassimenti aperti costituiscono poi un'ottima occasione per visitare il piccolo borgo alle pendici dei monti Sibillini, stretto attorno alla chiesa di S. Clemente e al Palazzo pubblico, già sede del feudatario. In paese merita una visita anche la chiesa di S. Francesco, splendido esempio di stile gotico francescano.
Domina l'abitato il Castello (antecedente al XI secolo), caratterizzato da una doppia cinta muraria: la prima delle quali sosteneva una poderosa torre merlata. Le quattro porte sono utilizzate ancora oggi e hanno dato il nome alle rispettive strade: del castello, San Francesco, del Serrone, Capolarave.
Ai piedi del paese merita una tappa il lago di Borgiano; nei dintorni consigliamo, tra tanti borghi suggestivi, almeno quelli a noi più cari, ovvero leBandiere arancioni Tci Camerino e Pieve Bovigliana.