Nei film di guerra il periscopio è spesso protagonista. Da Tora! Tora! Tora! a Operazione sottoveste il tubo con alle estremità specchi messi ad un angolo a 45 gradi che mostra il “panorama” era un elemento chiave delle battaglie navali. Oggi che la tecnologia è passata oltre con strumenti ben più sofisticati il periscopio trova una funzione nuova e divertente. Nei pressi del castello di Edimburgo, sul Royal Mile, si trova una curiosa costruzione con in cima una torre. È il Camera Obscura, curioso museo delle illusioni che, in cima, oltre ad avere un ottimo punto panoramico, ospita anche uno dei più antichi periscopi aperto già nel 1892 da Patrick Geddes, urbanista e sociologo con la passione per la scienza. Ancora oggi è emozionante sedersi al buio in attesa della magia: la proiezione su un semplice tavolo di legno del paesaggio della capitale scozzese a 360 gradi. All’inizio sembrano immagini statiche, ma in realtà tutto è in movimento perché proiezione diretta della realtà. I bambini si divertono a toccare e “prendere in mano” i passanti senza che loro nemmeno se ne accorgano!

Altre città offrono la propria immagine attraverso questo curioso strumento la cui paternità è ancora in dubbio. La Camera Obscura di Pont Lobos a San Francisco è stata inaugurata addirittura nel 1906 e, da allora, regala immagini della città e dell’oceano lasciando senza parole, come quella, sempre californiana, di Santa Monica. La visione dei surfisti in questo caso è davvero unica. Decisamente più recente quella installata al Mitchell Park di Greenport a New York inaugurata pochi anni fa in una struttura molto minimale, ma funzionale. Cambiando continente non cambia la prospettiva a 360 gradi. Il museo della fotografia Bensusan di Johannesburg dispone del suo periscopio che si raggiunge dopo un percorso attraverso una collezione molto ben fornita di macchine fotografiche e giochi ottici, senza dimenticare le mostre fotografiche che illustrano la complessa storia del Sudafrica.

Tornando in Europa incuriosisce la presenza di un periscopio nella città della Repubblica Ceca, Eger. Qui la Camera Obscura è collocata sul tetto del college Eszterházy Károly, un’architettura elegante della metà del Settecento. Decisamente più moderna quella di Trondheim progettata dagli studenti di ingegneria dell’università locale con materiali riciclabili e mobili. Un ritorno al passato evidentemente non solo per inguaribili romantici quello del periscopio, ma anche per super tecnologici nerd alla ricerca di nuove frontiere della percezione ottica.