Il mondo va, la mia arte arriva”. È con questo slogan che nel 2023 è nato in Toscana il Cammino "I luoghi di Catarsini", dedicato ad Alfredo Catarsini, pittore e scrittore viareggino (1899-1994) che, nell’arco di quasi tutto il XX secolo, ha contribuito a far conoscere la sua città, la Versilia e la Lucchesia in Italia e nel mondo. Il Cammino, che collega molti dei luoghi dove sono conservate opere dell'artista, coinvolge il territorio unendo arte, storia, natura e cultura gastronomica per un’esperienza di turismo lento attraverso le eccellenze della zona.

  • Nell'articolo a questo link la genesi, le particolarità, gli obiettivi del progetto, sviluppato da Fondazione Catarsini 1899 in collaborazione con Touring Club Italiano
  • Nell'articolo in questa pagina, un approfondimento sulle opere di Alfredo Catarsini da scoprire lungo il Cammino

L'itinerario dedicato ad Alfredo Catarsini, da percorrere a piedi ma anche in auto e in bicicletta, collega Lucca alla Versilia passando per la Val Freddana e attraversa città e località della provincia: Lucca, Castagnori, San Martino in Freddana, Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Viareggio e Massarosa. È patrocinato dai Ministeri di Cultura e Turismo, Regione Toscana, Provincia di Lucca, da vari enti e associazioni, sotto l'alto Patronato del Parlamento Europeo.

In particolare, questi sono i dieci luoghi da visitare lungo il percorso per ammirare le opere di Alfredo Catarsini (i lavori in esposizione sono oltre 40).

Lucca, Palazzo Orsetti

Nel centro di Lucca, il cinquecentesco Palazzo Orsetti da gennaio 2024 ospita cinque lavori di Alfredo Catarsini, precedentemente conservati a Villa Bertelli di Viareggio: Cabina rossa-RiflessismoComposizione-Simbolismo meccanicoMarina con capanniCave di Marmo e Nudo nero, tutte opere significative della produzione artistica dell'artista, realizzate a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70 del Novecento. Rimarranno visibili nella sala di rappresentanza del palazzo (via Santa Giustina 6) per circa un anno.

"Sono rappresentati i periodi del Riflessismo, del Simbolismo meccanico e delle Figure fantastiche e due paesaggi caratterizzanti la Lucchesia: una Marina con capanni e le Cave di marmo, l'unica opera con quel soggetto che sia stata recuperata fino a oggi. Sono certa che questa operazione contribuirà a richiamare attenzione di pubblico per scoprire le bellezze e le ricchezze di Palazzo Orsetti di cui anche queste opere da oggi fanno parte" ha dichiarato al momento dell'inaugurazione Elena Martinelli, ideatrice del Cammino e della Fondazione intitolata all'artista.

Castagnori, Chiesa di San Tommaso apostolo

Si sale poi verso la Val Freddana. Sopra l'abitato di San Martino, la chiesa di San Tommaso è di origine antiche, citata fin dal 1260. Il contesto non deve essere cambiato molto da allora: un pendio immerso nel bosco, in posizione isolata sopra la valle, raggiungibile grazie a una breve salita. Anche l'edificio, a pianta rettangolare con copertura lignea a vista, non ha subito molte trasformazioni, se non aperture di porte e finestre. In questo luogo suggestivo Catarsini venne chiamato ad affrescare nel 1945, un anno dopo il lavoro a San Martino in Freddana (vedi sotto): si ammirano dunque due grandi affreschi ai lati dell’altar maggiore, questa volta senza riferimenti all'attualità ma con soggetto neotestamentario (Cristo e gli Apostoli).

Catarsini conduce la tecnica ad affresco seguendo gli antichi metodi e con l’uso di cartoni trasferendo cioè, mediante incisione, il disegno dai bozzetti preparatori disegnati su carta sull’intonaco ancora umido della parete. Alcuni di quei cartoni sono esposti nel Municipio di Camaiore (vedi sotto). Pitture, intonaci e pavimentazione della chiesa sono stati restaurati nel 2007.

San Martino in Freddana, Chiesa parrocchiale

È una delle opere più emblematiche di Catarsini. L'artista arrivò in Val Freddana come sfollato dalla costa nel 1943, durante il terribile periodo degli eccidi (quello notissimo di Sant'Anna di Stazzema, località non lontana, avvenne il 12 agosto 1944). La comunità lo accolse a braccia aperte, tanto da chiedergli di abbellire l'eclettica parrocchiale di San Martino (frazione di Pescaglia) con i suoi affreschi - come compenso, gli vennero consegnati olio, vino e farina, una rarità in quei mesi.

Catarsini ripagò la comunità con una grande composizione nell'abside dedicata alla Madonna del rosario e due riquadri laterali con Cena in Emmaus Samaritana al pozzo. "Con un viaggio fortunoso, andò a comprare i pigmenti migliori a Firenze, da Divolo" racconta Elena Martinelli. "Poi ritrasse la comunità nel dipinto, dando i volti degli abitanti del luogo a santi e personaggi". Così, la Madonna ha il volto di Renata la panettiera; san Martino è l’impiegato delle poste, il ragazzo ha il volto del figlio Orazio e san Paolino è il ritratto dello stesso Catarsini. "Non solo" continua Martinelli. "Da artista calato nella realtà qual era, decise di contestualizzare l'opera dipingendo un paesaggio di guerra, con case diroccate, aerei bombardieri e carri armati. Una vera opera contemporanea".

Camaiore, Museo di Arte sacra e Palazzo del Municipio

Dalla Val Freddana si prosegue poi per Camaiore, antica cittadina ai piedi delle Alpi Apuane, dove sono due i luoghi in cui sono conservate opere di Alfredo Catarsini.

Il primo è il Museo di Arte Sacra di Camaiore, istituito nel 1936 in un edificio del XVII secolo, che conserva alcune delle opere d’arte più interessanti del territorio, un tempo esposte al pericolo di furti nelle chiese di campagna (via IV Novembre 71; info sul sito dedicato); qui è ospitata La Madonnina delle darsene (1949, olio su cartone), con cui l’artista viareggino omaggiò la figlia in occasione delle celebrazioni del suo matrimonio.

Il secondo è il Palazzo del Municipio, dove sono conservati alcuni disegni e alcuni bozzetti collegabili alla esecuzione degli affreschi di Castagnori e San Martino, del 1944-45, tra cui un carboncino su carta de L’incontro di Gesù con la Samaritana al pozzo.

Alfredo Catarsini - Cena in Emmaus (bozzetto formella laterale dx), olio su tavola, cm 40 X 30, 1944

Pietrasanta, spazio Arte BVLG della Banca di Credito Cooperativo della Versilia

È un grande spazio dedicato all'arte, quello inaugurato nel 2022 dalla Banca Versilia, Lunigiana e Garfagnana a Pietrasanta (ingresso in via Marzocco 67). Si chiama ARTE BVLG ed è nato nel “salone” (come è sempre stato conosciuto il luogo) della filiale storica della banca per ospitare mostre temporanee, valorizzare artisti locali, far conoscere le opere d’arte della collezione BVLG. Così, sopra e a fianco del mitico bancone di marmo sono esposte opere del territorio, tra cui due di Alfredo Catarsini: Ritratto di un allievo e Interno dell’aula di disegno dal vero. Era stretto il legame dell'artista con la cittadina: Catarsini insegnò per vent'anni nel locale liceo artistico, che oggi espone un monitor, visibile dall'esterno, per assistere alla proiezione di video dell'artista e che ospiterà le opere della tappa pietrasantina al termine della ristrutturazione dell'edificio.

Alfredo Catarsini - Ritratto di alunno (Riccardo), disegno su carta, cm 40,7 x 30,4, 1968

Forte dei Marmi, Villa Bertelli

Nella frazione Villa Apuana di Forte dei Marmi, non lontano dal mare, sorge Villa Bertelli, edificata nel 1896 come sede direzionale della Società italiana prodotti esplodenti (SIPE). Da oltre vent'anni è stata adibita dal Comune a spazio espositivo (via Mazzini 200; sito web) ed è diventata il centro culturale e artistico della cittadina.

Le opere di Alfredo Catarsini esposte a Villa Bertelli sono quattro caricature di intellettuali che hanno frequentato il Quarto Platano, cenacolo di Forte dei Marmi che per lunghi decenni fu il luogo privilegiato di incontri di artisti e letterati; e Il grano della bonifica lucchese, grande quadro (cm 233 x 300) esposto al Premio Cremona del 1940, recuperato nel 2022 presso un antiquario di Grosseto e precedentemente conservato al Palazzo Ducale di Lucca (ora in ristrutturazione). I contadini ritratti da Catarsini sono immortalati durante la loro fatica quotidiana, in uno sforzo corale che unisce uomini e donne.

Alfredo Catarsini - Il grano della bonifica lucchese, cm 233x300

Viareggio, Villa Museo Paolina Bonaparte

Si procede poi verso sud, lungo la costa.
Ha una storia particolare Villa Paolina, l'edificio di Viareggio appartenuto a Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone. Pare che la principessa avesse scelto il luogo di costruzione, in riva al mare (oggi via Machiavelli 2), perché la leggenda raccontava che in quel punto venne ritrovato il corpo di Percy Bysshe Shelley, il poeta morto nel 1822 in seguito a un naufragio. La villa divenne presto luogo di cultura e ritrovo di artisti e musicisti. Oggi ospita i Civici musei di Villa Paolina (archeologico e degli strumenti musicali) e una pinacoteca dedicata all'arte contemporanea (sito web).

Nel percorso museale, due stanze della soffitta lato nord ospitano l’Atelier di Catarsini, unico esempio di atelier di un pittore del Novecento visitabile in un museo in Toscana, riallestito e aperto al pubblico nel 2002. La visita dello studio è affascinante: tutto è stato lasciato come se il pittore l'avesse utilizzato qualche giorno prima. Negli stessi spazi è conservato e consultabile anche l’archivio storico ricco di documenti, affiche, fotografie, giornali, cataloghi. Un monitor proietta un servizio RAI del 1979, con immagini e interviste.

Viareggio, Biblioteca civica G. Marconi

Nella Biblioteca comunale di Viareggio (Palazzo delle Muse, piazza Mazzini 12, sito web) sono esposte a rotazione alcune delle 30 opere donate dai figli Mity e Orazio Catarsini al Comune di ViareggioRitratto della figliaRitratto di Lorenzo VianiFabbricheDon ChisciotteBarca (Riflessismo), DragaNudo di donnaGiovane con berrettoDarsena viaregginaGattoComposizione (Simbolismo Meccanico), FioriCapanno e l’Autoritratto del 1941.

Massarosa, opificio La Brilla

Per l'ultima tappa si rientra verso l'entroterra. Di fronte al lago di Massaciuccoli sorge l'antico opificio La Brilla di Massarosa (via Pietra a Padule 1181), oggi centro visite e porta d'ingresso del parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli (sito web). L’edificio deve il suo nome alla brillatura del riso, il trattamento di raffinazione che ne accentua la brillantezza; al suo interno è possibile ammirare i macchinari che mossi da un sistema idraulico servivano allo scopo.

Dopo un lungo restauro, la struttura è stata concepita come uno spazio polifunzionale, comprendente anche un Polo culturale. Nella sala dedicata a Alfredo Catarsini sono esposte tre opere emblematiche di quanto la zona e il lago di Massaciuccoli del versante massarosese fossero cari a Catarsini, che spesso vi si recava a dipingere: Barchino sul lago MassaciuccoliCapanno Campagna massarosese, quest’ultima realizzata nel periodo in cui dipinse Il grano della bonifica lucchese (vedi sopra).