A partecipare a quest'ultima formula, nel mese di ottobre 2021, alcuni dipendenti del Gruppo Credem: dopo un percorso formativo sul tema del viaggio e del racconto di viaggio, a loro è stato chiesto di realizzare un elaborato sul tema "Passione Italia". Come molti ricorderanno, "Passione Italia" è la campagna lanciata a marzo 2020 con la quale il Touring ha voluto contrapporre alla mappa del contagio la mappa della bellezza italiana; un invito per tutti a “viaggiare da casa”, per scoprire e riscoprire ciò che il Paese ha da offrire. In questo contesto abbiamo chiesto anche ai dipendenti di Credem di raccontarci la loro personale "Passione Italia": un luogo, un'esperienza, un momento da ricordare e da suggerire anche ai lettori.
Ecco il contributo di Flavia Sartori; tutti gli altri li potete trovare a questo link.
LE TORBIERE DEL SEBINO, UN'OASI PER IL CORPO E LA MENTE IN FRANCIACORTA
di Flavia Sartori
Ma la Franciacorta non è solo questo: questa zona offre anche un patrimonio naturalistico e culturale ricco e di grande interesse e che purtroppo a volte passa in secondo piano rispetto all’offerta di visite guidate e degustazioni presso le cantine diffuse su tutto il territorio. Trattandosi di una zona molto vasta, che conta circa 275 chilometri quadrati di superficie e che abbraccia 20 Comuni, non è possibile pensare a esporvi un itinerario che tocchi tutti i luoghi di interesse. Vorrei quindi introdurvi alla zona facendovi scoprire un sito naturalistico unico nel suo genere e che si trova a pochi chilometri da casa mia: la Riserva naturale delle Torbiere del Sebino.
Riserva Naturale Torbiere del Sebino - foto Flavia Sartori
Scorcio del monte Alto, Torbiere del Sebino, Franciacorta - foto Flavia Sartori
Le Torbiere, o “Lame” come le definiamo noi locali, sono meta di molti visitatori perché rappresentano un luogo di pace dove fare una passeggiata, in solitaria o in compagnia, per godersi la flora e la fauna della riserva. Infatti, le Torbiere sono considerate uno dei più importanti paradisi europei del birdwatching: sono state osservate circa 280 specie di uccelli, di cui una quarantina nidificanti. Ma non solo: la terrazza panoramica che si incontra dopo il primo chilometro di passeggiata e le numerose postazioni immerse in fitti canneti consentono al visitatore di rilassarsi mentre contempla il panorama circostante.
Postazione birdwatching e Monte Cognolo, Torbiere del Sebino - foto Flavia Sartori
Generalmente frequento questo luogo per allenarmi con una corsetta non troppo impegnativa, ma che mi consente di evadere dal tran tran quotidiano e dai soliti percorsi asfaltati. L’itinerario principale si snoda nella parte meridionale della riserva, fra laghetti destinati alla pesca, passerelle in legno e sentieri nel bosco. Si tratta di un percorso ad anello di circa 4 km che parte e si conclude sul promontorio dominato dal Monastero di San Pietro in Lamosa, un complesso medievale composto dalla chiesa romanica, la più antica e l’unica ancora riconoscibile delle fondazioni cluniacensi del Sebino, l’Oratorio dei Disciplini (oggi nota come Sala dei Disciplini) di epoca barocca, con importanti affreschi primo-cinquecenteschi e il maestoso crocifisso, il piccolo chiostro interno e un intricato labirinto di stanze che conduce alla piccionaia.
Tornando ai circuiti della riserva, per i più allenati è possibile percorrere il percorso nord che si congiunge a quello sud creando un itinerario di 9 km circa e che offre al visitatore un'alternanza fra paesaggi boschivi e i famosissimi vigneti franciacortini.
Sentiero alberato, Torbiere del Sebino - foto Flavia Sartori
Monastero di San Pietro in Lamosa - foto Flavia Sartori
Una delle visite che mi sono rimaste più impresse è avvenuta in una fresca e soleggiata mattinata autunnale. Mi sono fermata ad ammirare la natura nel mio luogo preferito: la passerella centrale. Si intravedevano in lontananza le cime innevate dei monti che dominano il lago, si scorgeva il promontorio di Monte Isola, dall’alto del monte Cognolo spiccava la croce bianca di Provaglio d’Iseo e, mentre il timido sole mi scaldava il viso, i miei occhi si sono persi nel foliage degli alberi della riserva. In quel momento non avrei voluto essere in nessun altro posto al mondo.
Passerella centrale e Monte Cognolo - foto Flavia Sartori
Monastero e Croce di Provaglio d'Iseo - foto Flavia Sartori