La vacanza slow è sicuramente una delle tendenze più in crescita degli ultimi anni. Economico, tonificante, immerso nella natura: il viaggio in cammino è un'esperienza completa e unica nella quale si mettono in gioco tante cose, ma in cambio si ritrova un equilibrio personale che dura nel tempo ben più di altri tipi di esperienze. Per non trasformarlo in un incubo, il primo passo è preparare lo zaino in modo intelligente. La Compagnia dei cammini, associazione di turismo responsabile (www.cammini.eu), ha preparato un decalogo che vale la pena seguire per partire con il piede giusto. Innanzi tutto bisogna fare la scelta giusta dello zaino: è come un vestito, fondamentale scegliere la taglia giusta! Di per sé deve pesare poco e sostenere un carico che deve essere al massimo di 13-14 kg. Per un cammino di più giorni senza sacco a pelo né tenda, un 40-45 litri può bastare. Molto importante l'imbottitura degli spallacci che devono tenere ben fermo lo zaino perché ogni movimento inutile consuma energia. Ridurre al minimo indispensabile e se vi manca qualcosa... pazienza, troverete la soluzione lungo la strada. Un consiglio: come cuscino usate una sacca di cotone riempita con gli abiti puliti. Per meglio organizzare il tutto una lista può essere un buon aiuto. Non riempitevi di cibo perché comunque ne troverete sul cammino. Non rinunciate a macchine fotografiche o libri, l'importante è calibrarli con il resto del peso che avete sulle spalle che va sempre bilanciato e riempito simmetricamente. Alla fine salite sulla bilancia con e senza lo zaino e saprete se avrete esagerato o meno! Ultimo consiglio: se camminare vi è piaciuto, al rientro date un'occhiata allo zaino e vi dirà come preparare il prossimo. Fate tre pigne con da una parte le cose che avete effettivamente usato, dall'altra quelle che avete usato poco, e dall'altra ancora quelle che sono rimaste intonse. Già saprete che cosa lasciare a casa la prossima volta!