Ecco il capitolo dedicato a Piemonte e Valle d'Aosta.
Province di Alessandria e Asti
Il modo migliore per visitare questo territorio è l’ebike: la bici a pedalata assistita consente di affrontare con poca fatica anche le salite più impegnative. BikeSquare ha realizzato un’app per poter pedalare su strade secondarie e scoprire cantine, ristoranti e i prodotti tipici della zona del Monferrato, in particolare partendo da Acqui Terme e Gavi. Anche le famiglie possono vivere un’esperienza in ebike indimenticabile grazie a seggiolini, rimorchi e agli accessori che consentono di esplorare il Monferrato in tutta sicurezza.
Province di Aosta e Torino
Più che un Parco, un Paradiso e il primo per età dei parchi nazionali italiani! !ui non è difficile avvistare marmotte, stambecchi, camosci, caprioli e, con un po’ di fortuna, anche volpi ed ermellini. Se poi si volge lo sguardo verso l’alto è possibile incrociare anche qualche esemplare di aquila reale o di gipeto. Guide esperte possono accompagnare i visitatori in facili escursioni alla scoperta della natura e delle prelibatezze locali. E’ possibile inoltre assistere a una interessante serata di intrattenimento con un guardia-parco che permetterà di conoscere le attività di studio e a salvaguardia della fauna.
Per informazioni: www.pngp.it; www.ardea.toscana.it.
In e-bike sotto il Cervino, tra castagni e villaggi di montagna
Provincia di Aosta
Alla scoperta di un angolo unico della Valle d’Aosta, la Valtournenche, dove ambienti naturali e panorami mozzafiato si svelano a ogni colpo di pedale, sotto la sagoma maestosa del Cervino, o "la Gran Becca" come la chiamano i valligiani. Un itinerario tra bellissimi boschi di castagni, prati e suggestivi villaggi di montagna dove vicino ai mulini ad acqua e ai forni per il pane non è difficile immaginare la vita che un tempo caratterizzava questi luoghi. Con la funivia si raggiunge in pochi minuti il villaggio di Chamois, Perla delle Alpi e unico comune italiano non raggiungibile in automobile. Di qui si segue la splendida poderale che, tra uno scorcio panoramico e l'altro, porta sino a La Magdeleine e i suoi 7 mulini perfettamente ristrutturati e recuperati a scopo etnografico.
Per informazioni: ebike.bikesquare.eu.
Passeggiate nella natura nei borghi Bandiera arancione
Provincia di Aosta
Per immergersi nella natura: Etroubles e Gressoney-Saint-Jean, i due borghi valdostani certificati dal Touring con la Bandiera arancione! Etroubles è un piccolo borgo medievale nello splendido contesto alpino della vallata del Gran San Bernardo, sul percorso della via Francigena. Per gli amanti della natura incontaminata ci sono varie possibilità di passeggiate per scoprire i dintorni della località. Ai piedi del Monte Rosa, nella valle del Lys, Gressoney-Sain-Jean è una delle più preziose località delle Alpi occidentali per la posizione, per l’offerta legata agli sport e alle attività e per la storia e le tradizioni, legate alla popolazione alemanna dei Walser che ha lasciato segni nella cultura, nella lingua e nell’architettura, visibili nei tipici villaggi, molti tutt'ora abitati e ben conservati e nelle numerose dimore auliche di fine '800. Accessibili passeggiate di fondo valle e una rete sentieristica capillare per raggiungere mete paesaggistiche di rilevante interesse.
Per informazioni: il sito di Bandiere arancioni, con le schede di Etroubles e Gressoney-Saint-Jean.
Castel Savoia, Gressoney-Saint-Jean
Tra antiche tradizioni
Provincia di Aosta
All’interno di una tipica casa rurale valdostana di fine Seicento, a Introd, è ospitato il Museo etnografico dell’alimentazione tradizionale valdostana, che permette di conoscere come si viveva un tempo in montagna e quali erano le tecniche di conservazione degli alimenti, quando ancora non esisteva il frigorifero. Per chi invece è appassionato di usi e costumi, da non perdere la visita alla Maison Musée Berton a La Thuile, casa museo che, attraverso le sue collezioni, racconta l’artigianato tradizionale della Valle d’Aosta.
Per informazioni: www.sweetmountains.it.
Sulle ferrate più belle della Valle d'Aosta
Provincia di Aosta
Il Rifugio Arbolle sorge dinanzi a un lago alpino dalle acque cristalline. Si raggiunge da Pila con 1 ora e 15 minuti di facile cammino, lasciandosi alle spalle i boschi di larice e il lago Chamolè, oppure attraverso il vallone di Comboè con i suoi ruscelli e l'alpeggio in quota. E' la base per conquistare la vetta del Monte Emilius tramite la via Normale o tramite la via ferrata più alta d'Europa, consigliata ai più esperti per l'impegno tecnico e fisico. Sul versante opposto la più semplice ferrata di Punta Valletta è adatta a tutti e regala uno dei panorami più belli della Valle d'Aosta.
Per informazioni: www.rifugioarbolle.it.
La natura ancora selvaggia della Valpelline (Ao)
Provincia di Aosta
Una vallata incantevole, immersa in un ambiente incontaminato, dove le voci della natura si mescolano ai segni del passato e alla cultura e alle tradizioni di oggi. L’ospitalità e i sapori di questi luoghi si possono scoprire nei locali, nei punti di ristoro e nei punti vendita delle aziende. Un solo progetto di largo respiro li accomuna, Naturavalp, per promuovere il turismo dolce e responsabile e insieme valorizzare le usanze tradizionali ed essere protagonisti attivi nelle scelte di sviluppo della comunità.
Per informazioni: www.naturavalp.it; www.sweetmountains.it.
Provincia del Verbano-Cusio-Ossola
Di borgo in borgo, in un territorio che comprende un ampio sistema di vallate apprezzate per le attrattive naturali e culturali. Ad accogliere i visitatori gli otto Comuni del territorio certificati dal Touring con la Bandiera arancione. Si parte dalla val d'Ossola, a cavallo fra le Alpi Pennine e Lepontine, che ha un bizzarro disegno a foglia d’acero; nelle vallette laterali trovano Malesco, Macugnaga, Santa Maria Maggiore e Vogogna. Si prosegue poi sulla sponda piemontese del Verbano, che ha il favore del clima che fa prosperare splendidi giardini; non si può non fare tappa a Cannero Riveiera e Cannobio. E si conclude con due piccoli laghetti affascinanti, quello d'Orta e quello di Mergozzo, con i preziosi borghi di Mergozzo e di Orta San Giulio.
Tra le perle che rendono unica quest’area anche un’escursione verso l’orrido di Sant’Anna a Cannobio; una passeggiata sul lungolago di Mergozzo, con il fronte delle case ottocentesche e l’olmo monumentale, gloria botanica del luogo; il Sacro Monte di Orta, a 400 m. di altitudine, inserito dall’Unesco nella listi dei siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità: il percorso spirituale si snoda all’interno di una riserva naturale alle spalle del borgo.
Il quadrifoglio di Ameno (Lago d’Orta)
Provincia di Novara
Quattro percorsi ad anello, per un totale di 33,6 km, studiati per essere adatti a tutti, a piedi, in bicicletta o a cavallo. Gli itinerari sono stati progettati in collaborazione con Riccardo Carnovalini, uno dei più noti camminatori italiani, fotografo e autore di pubblicazioni per il Tci, e sono identificati ognuno da un colore diverso: celeste, con vista lago; azzurro, fra molini e cascine; indaco, sulle montagne e blu per la discesa al Lago d’Orta.
Per informazioni: www.amenoturismo.it.
Provincia di Vercelli
Una bella pedalata in ebike alla scoperta di un paesaggio unico in Italia: la savana piemontese! Siamo in provincia di Vercelli, zona di risaie. Immersi nella magia di questi luoghi, si costeggiano canali e laghetti popolati da uccelli tipici degli ambienti umidi. A vista le cascine tipiche, antichi castelli e le sorprendenti opere idrauliche costruite per irrigare i campi. In una terra come questa, ricca di storia e tradizione, non può mancare il buon cibo: una gustosa degustazione di risotti o merende a base di prodotti tipici.
Per informazioni: ebike.bikesquare.eu; ristorantearmonieincorte.com.
Il Cammino di Oropa
Provincia di Biella
Un itinerario per scoprire le bellezze paesaggistiche, storiche, culturali del territorio che si estende dalla pianura agricola biellese verso la Serra Morena, fino alle Alpi. Il percorso è suddiviso in quattro brevi tappe di difficoltà crescente e, come sul Cammino di Santiago, è possibile richiedere un passaporto del viandante – la Credenziale – da compilare con i timbri dei posti tappa che dà diritto anche a prezzi speciali nelle strutture convenzionate.
Per informazioni: www.camminodioropa.it.
Provincia di Biella
Provincia di Torino
6 giorni, 5 rifugi e 3 valli per un anello escursionistico unico di circa 55 chilometri lungo una fitta rete di sentieri in quota, tra silenzi, alpeggi, panorami e incontri ravvicinati con la fauna alpina. Il trekking può anche essere organizzato in escursioni più brevi. L’accesso in Val Chisone è da Prà Catinat, da dove si raggiunge facilmente il rifugio Selleries, aperto tutto l’anno, dove sarete accolti da Massimo e Sylvie.
Per informazioni: www.sweetmountains.it.
Provincia di Torino
Superato il lago di Ceresole Reale si entra nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso, scrigno di natura, dove è possibile fare bellissime passeggiate tra sentieri e mulattiere reali insieme a stambecchi, marmotte e camosci. La strada che sale al Colle del Nivolet, un immenso pianoro tra le montagne, costellato di laghi, viene chiusa ai mezzi motorizzati nelle domeniche estive per permettere di godere pace e silenzio. Il rifugio Guido Muzio è la porta ideale per questo Paradiso.
Per informazioni: Rifugio Guido Muzio, Ceresole Reale (To); www.sweetmountains.it.
Provincia di Torino
Un weekend perfetto a misura dei più piccoli per conoscere la vita dei montanari e la fauna selvatica con un pizzico d’avventura. Si dorme infatti in tenda all’Alpe La Comba, ammirando il fuoco serale sotto il cielo stellato, in compagnia di un accompagnatore naturalistico che racconta tutti i segreti del posto. Si riparte il giorno successivo verso Pian Gioè, dove il panorama spazia sull’Arco alpino, e la fauna è libera di non nascondersi.
Provincia di Torino
Qui il distanziamento è più che assicurato: TraPiniEParole, un pianoro evocativo dove leggere un libro in armonia con la natura; PianPanino, adagiati sul morbido prato a consumare la merenda in famiglia; UnCucuzzoloAlSole, sdraiati al sole a godersi il panorama; LaChiesaNascosta, alla scoperta del borgo abbandonato; TraPagliaeParole, la piccola biblioteca di montagna nel fienile a disposizione degli escursionisti. Raggiungete il rifugio La Chardose e lasciatevi coccolare: assistenza, mappa, pranzo al sacco, merende e torte da asporto.
Provincia di Torino
Dalla Foresteria di Massello si percorre il sentiero del Glorioso Rimpatrio lungo il quale, nel 1869, i valdesi fecero ritorno in Valle dalla Svizzera, dopo essere stati cacciati dai Savoia perché non convertiti al cattolicesimo. Durante il percorso si incontrano imponenti cascate, splendide fioriture ed è facile avvistare camosci, marmotte e stambecchi. Una sosta consigliata presso la frazione di Balziglia per visitare il museo storico per saperne di più sull’epopea delle popolazioni alpine di fede valdese.
Per informazioni: www.sweetmountains.it; www.foresteriamassello.it.
Provincia di Torino
Un’area naturalistica di pregio che si estende sulla sponda destra della Dora Riparia a monte dell’abitato di Alpignano. Da qui partono percorsi pedonali e cicloturistici che raggiungono le destinazioni dell’adiacente Valle di Susa, in particolare il monte Musinè, la Sacra di San Michele e Susa, con difficoltà e durata differenti. Di particolare interesse è l’opportunità di percorrere le zone recentemente trasformate in zona di salvaguardia del fiume, lungo itinerari immersi nel verde e nella fauna tipica della zona. Per una sosta, Cascina Govean e il suo menu del territorio a forte impronta Piemontese.
Per informazioni: Prenotazioni@altroche.it – Fabrizio Bo 3497723854
Nelle Langhe e in Monferrato, tra i borghi Bandiera arancione
Il paesaggio collinare del Piemonte si sintetizza in queste due aree, solitamente accomunate dalla vocazione vitivinicola eppure diverse per aspetti, storia, documenti d’arte e di architettura. Le Langhe, il territorio del Cuneese nel Piemonte sud-orientale, intrecciano colline notoriamente suddivise nei loro caratteri produttivi - dalle nocciole al Moscato, dal Barolo al Barbaresco e al Dolcetto - e sono quelle più conosciute. Poi c’è l’Alta Langa, terra un po’ malinconica ma suggestiva per i suoi silenzi, i boschi e i pascoli, la vastità dei quadri ambientali. Ovunque però si riconoscono borghi, quasi sempre poggiati sull’alto dei crinali, orizzonti segnati dal profilo di castelli, torri, campanili.
Come le Langhe, il Monferrato manca di confini definiti e per alcuni oltre all’Alessandrino ingloba anche l’Astigiano. Colline e ancora colline che si protendono dall’Appennino Ligure alla valle padana. Infinite le attrattive: il circuito delle chiese romaniche, i castelli feudali, le cantine o meglio gli ‘infernot’, i tartufi, le nocciole, la bagna càuda e gli agnolotti, il barbera e la freisa. Nel 2014 il paesaggio vitivinicolo di Langhe e Monferrato, insieme al Roero, è stato inserito tra i Patrimoni dell’Umanità Unesco. Tra le varie possibilità, per chi va a piedi si segnala l’itinerario Bar-to-Bar (Dal Barolo al Barbaresco) attraverso l’Alta Langa: 124 km suddivisi in sette tappe.
Province di Asti e Alessandria
Un modo unico per ammirare distese collinari a perdita d’occhio in un susseguirsi di dolci pendii coltivati a vite, i cui filari disegnano rigorose geometrie. Antichi borghi e castelli ci impongono di rallentare e ammirare. Siamo nel cuore del Monferrato, terra iscritta dal 2014 nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Un’esperienza di “full immersion” nella natura, dove il tempo sembra essersi fermato. È possibile fermarsi anche più giorni ospitati da diversi agriturismi della zona: dalla tipica casa colonica piemontese dell’Ottocento ai casali di campagna adatti a qualsiasi esigenza. L’itinerario viene selezionato in base all’esperienza di ogni cavaliere, dal principiante alla persona più esperta.
Provincia di Cuneo
Colline, vigne (tante vigne), castelli, piccoli borghi da scoprire e grandi paesaggi in cui sentirsi piccoli: benvenuti nelle Langhe. Questa è la zona dei vigneti di Nebbiolo da Barolo, dove i filari sono talmente belli e storici da diventare Patrimonio dell'Umanità. Per non fare troppa fatica, il tour è previsto in bici elettrica da Novello a Barolo dove ci si perde tra gli storici vicoli, le cantine e il Castello. Di nuovo in sella, si prosegue fino a La Morra dove una degustazione è d’obbligo nelle tante cantine della zona.
Piloni votivi e pittori itineranti (Valle Varaita)
Provincia di Cuneo
Un viaggio veramente insolito, disegnato lungo antichi sentieri e mulattiere tra le borgate, alla ricerca di piloni votivi e dipinti murali di carattere sacro, realizzati da antichi pittori itineranti. Punto di partenza il rifugio Meira Paula, recentemente ristrutturato con criteri di bioedilizia, raggiungibile a piedi con una camminata attraverso i paesaggi più suggestivi della natura alpina. Da non perdere il panorama mozzafiato sulle montagne circostanti fino alle creste di confine con la Francia.
Provincia di Cuneo
Siamo a 1000 metri di altezza nel cuore del Parco delle Alpi Marittime. A unire le vecchie borgate della zona che un tempo avevano i tetti di segale ci pensa Lu Viol di Tait, che in occitano significa La via dei tetti, ovvero una passeggiata panoramica ad anello che da Sant’Anna di Valdieri passa per Tetti Bartola e Tetti Bariau, luoghi un tempo abitati ma ormai ridotti a pochi ruderi. Due ore di cammino adatto a tutti, che non necessita di particolari attrezzature, con dislivelli abbastanza contenuti. È il rumore dell’acqua qui a segnare il ritmo delle stagioni. Per una sosta: la Casaalpina, ospitalità e ristorazione al femminile, sede anche dell’Ecomuseo della Segale!
Per informazioni: www.sweetmountains.it; valdieri.lacasaalpina.com.
Provincia di Cuneo
In Valle Stura operarono personaggi come Nuto Revelli e Dante Livio Bianco. A Paraloup la Fondazione Revelli ha ristrutturato le case abitate dai partigiani per