
Seconda parte della mattinata alla Riserva Naturale del Sacro Monte di Orta che domina il borgo dall’alto. Situato nell’area collinare che sovrasta il borgo e che si divide tra la zona boschiva e quella sacra. Il percorso di venti cappelle dedicate a episodi della vita di San Francesco d’Assisi, con affreschi e sculture dipinte, che culmina sul sagrato della chiesa di San Nicola di Mira, è immerso nel bosco ricco di faggi, pini silvestri, tigli, siepi di lauro e bosso.
Gioiello romanico dell’isola è la basilica di San Giulio, con facciata e scalinata che danno direttamente sulle acque. Apprezzabili all’interno dipinti e affreschi di varie epoche e celebre è l’ambone in serpentino d’Oira, una pietra dal particolare colore verde estratta nella zona, risalente al XII secolo. L’abside conserva le parti più antiche del complesso, mentre le tre navate, le due torrette che sovrastano la facciata e il campanile, distaccato dalla chiesa, risalgono invece al periodo compreso tra il X ed il XII secolo. San Giulio è sepolto all’interno della basilica e le sue spoglie sono custodite in un’urna del XVII secolo nella cripta sotto l’altare maggiore.
DOMENICA AD OMEGNA, PELLA ED ALLA MADONNA DEL SASSOSeconda parte di mattinata a Nonio, raggiungibile percorrendo la provinciale che lentamente sale costeggiando le acque e regalando emozionanti panorami. Terra di cave di serpentino, minerale di colorazione verde-grigia, è il “paese dei due tramonti”, infatti, in alcuni giorni dell’anno, il sole, dopo essere scomparso dietro il monte Castello, ricompare per qualche minuto, per poi tramontare definitivamente. Belli i suoi vicoli e la parrocchiale dedicata a San Biagio Martire.

Seconda parte del pomeriggio in riva al lago, nel pittoresco borgo di Pella, all’ombra della vertiginosa parete granitica che sostiene il santuario della Madonna del Sasso, per respirare ancora un po’ le magiche atmosfere del lago e concedersi la vista dell’isola di San Giulio, questa volta con sullo sfondo, sull’altra sponda, il borgo di Orta sovrastato dal suo Sacro Monte.
Finale di weekend a tavola per gustare un buon involtino di persico ripieno per proseguire con un filetto di lavarello alla mugnaia, entrambi da accompagnare con un buon bianco piemontese. Serata sul lungolago per godere dell’aria frizzante della sera e delle calde luci dell’isola.
Per dormire sul lago d'Orta, consultate la nostra selezione di alberghi, pensioni e b&b.
Mangiare
Per mangiare sul lago d'Orta, consultate la nostra selezione di ristoranti e osterie.
Tra i tanti indirizzi, consigliamo il ristorante Antico Agnello, bella dimora storica dalla ricca cantina.
Comprare
Gastronomia Il Buongustaio, Orta: un tripudio di ghiottonerie tra salumi, formaggi, risi, polente, liquori, dolci e conserve.







