Consigli di viaggio
La rete chiamata in tedesco Bergsteiger dorfer (tradotta in italiano in “Villaggi degli alpinisti”) ora si sta ampliando ed esce dai confini nazionali. L'Italia, per la precisione il Veneto, è stato il primo Paese interessato grazie a un progetto Interreg IV finanziato dall'Unione europea: grazie a un accordo tra Oeav e Cai Veneto, infatti, è partito il progetto per accogliere nella rete tre Comuni della valle di Zoldo e del Cadore (Forno di Zoldo, Cibiana di Cadore e Zoppè di Cadore, tutti in provincia di Belluno) e due nella valle tirolese del Gail (Kartisch e Obertilliach),
Sottoscriviamo in pieno queste parole anche come Touring, soprattutto dopo aver visitato i luoghi interessati dal progetto. La valle di Zoldo, territorio appartato rispetto alla parallela valle del Boite che sfocia a Cortina d'Ampezzo, ha saputo mantenere intatti nel tempo tanti valori tradizionali, tra cui quello principale dell'arte dei gelatieri che da qui si sono sparsi a raggiera in Europa (ma soprattutto in Germania). Punti a favore: ci sono piaciuti tanti borghi ancora intatti, quasi sperduti nella loro semplicità come Colcerver e Fornesighe, frazioni di Forno di Zoldo, dai bellissimi fienili in legno secondo un'architettura tanto tradizionale quanto unica nelle Alpi, ma anche l'agglomerato raccolto di Zoppè e la suggestiva bellezza dei murales dipinti sulle case di Cibiana di Cadore. Comune denominatore dei tre Comuni le stupende Dolomiti Bellunesi con i gruppi del Pelmo, della Civetta, del Pramper, del Mezzodì e di Bosconero. Punti critici: la scarsa esistenza di strutture ricettive a Zoppè e a Cibiana, gli orribili tetti in lamiera brunita dalla ruggine della maggior parte degli splendidi fienili zoldani: quando si vedono dall'alto danno un segno di trascuratezza e di abbandono non da poco.
Sul versante a nord delle Alpi, passato San Candido si entra nella valle della Drava e in pochi minuti si è a Sillian; poco dopo sulla destra si apre la valle del Gail e i paesi di Kartisch e Obertilliach sono uno dietro l'altro. Qui il paesaggio è completamente diverso; le montagne sono dolci e arrotondate, i prati sono estesi così come i boschi; qui regna ancora l'agricoltura di montagna. Non ci sono mete per gli alpinisti come li intendiamo in Italia, semmai tante possibilità per gli escursionisti grazie a una estesa rete di sentieri segnalati. Punti a favore: la pulizia del territorio, l'ordine in tutto, decisamente teutonico (abbiamo cercato un'ortica in un angolo dimenticato al bordo dei prati, ma non c'è stato verso di trovarla!), l'ottima cucina e birra strepitosa. Punti critici: il paesaggio piuttosto monotono, la scarsità di strutture ricettive (alcuni siti internet sono solo in lingua tedesca), la mancanza di piste ciclabili (la val Pusteria così vicina non ha insegnato nulla?).