Viaggiare in famiglia e un’avventura speciale, fatta di meraviglia condivisa, occhi curiosi e domande sorprendenti. Non sempre e un’esperienza priva di complessità perché le esigenze si moltiplicano e gli imprevisti sono dietro l’angolo.

Per questo e importante prepararsi per tempo e con consapevolezza, conservare l’entusiasmo e privilegiare la comodità, alimentando sempre più la voglia di scoprire il mondo.

Questo libro e una bussola per tutte le famiglie che sognano di esplorare il mondo con i propri bambini, ma non sanno da dove cominciare. È una raccolta di suggerimenti per lasciarsi ispirare, informazioni utili per prepararsi al viaggio, approfondimenti sugli argomenti più complessi.

Si può iniziare dal sole di Palermo e dall’isola di Favignana, addentando pane e panelle davanti a spettacoli di marionette, proseguire con un lungo weekend tra palazzi, dune e parchi naturali di Siviglia, con le lunghe passeggiate a cavallo in Camargue, per poi gradualmente aprirsi all’avventura di luoghi lontani. Osservare la preparazione del pane in Uzbekistan, incontrare i monaci-guerrieri in Corea del Sud o sdraiarsi sulla sabbia bianca di Bora Bora sono esperienze da sogno: niente e impossibile, basta conservare la meraviglia negli occhi, come soltanto i bambini sanno fare così bene.

Perché viaggiate con i figli piccoli anche se poi non se ne ricorderanno?


"Quante volte ho sentito questa domanda. Per molti, questa
osservazione sembra condannare i viaggi in famiglia fin
dall’inizio, come se i primi anni di vita non contassero poiché
i ricordi svaniscono nel tempo - spiega Marie Faure-Ambroise, che condivide le sue avventure sul sito Beau Voyage da 10 anni e ha un vero talento per scovare piccole meraviglie e angoli autentici in ogni parte del mondo -.

Ma questo significa sottovalutare il potere dell’esperienza nello sviluppo
dei bambini. Dopotutto, se seguiamo questa logica, perché leggere loro storie, far loro scoprire nuovi cibi o giocare con loro? Non se ne ricorderanno, giusto? Io penso esattamente il contrario. Per me, ogni momento vissuto nella prima infanzia lascia un’impronta indelebile
nella memoria emotiva e plasma i nostri bambini fin dai primi
anni di vita.
Sono convinta che queste prime esperienze siano cruciali.
Modellano la loro personalità, li dotano di capacità di adattamento essenziali per il futuro, ampliando al contempo la loro visione del mondo".

La copertina del volume 30 viaggi incredibili con i bambini