Bisogna capire se il fascino di un lungo viaggio in treno sia dovuto più al dondolio dei vagoni, al paesaggio che sfila dal finestrino, o alla dimensione degli incontri.

E anche se ognuno di noi viaggia sempre più immerso nel suo piccolo mondo di schermi, audio e notifiche il fascino così tangibile di un viaggio in treno non tramonta, o se tramonta, risorge spesso.

Certo, molto è dato da come e dove si sta viaggiando, dalle tratte che si scelgono, dalla possibilità di dormire in cuccetta, dall’idea stessa di arrivare in una stazione esotica, periferica, mitica, dall’aura letteraria e cinematografica che certe tratte comunque hanno. Nelle rare occasioni in cui ci si può accomodare tra velluti e radiche di una carrozza ristorante, ecco accendersi anche la suggestione artistica, tra la bombetta di Hercule Poirot e una melodia di Morricone.

La Circumetnea
La Circumetnea / foto Shutterstock

Sicuro è che viaggiare lentamente è una scelta che privilegia la qualità del percorso rispetto alla quantità delle mete, e se l’Italia è spesso un paesaggio che pare dipinto, il finestrino di un treno è una cornice in movimento da cui ammirarlo.

Nella nostra collana I Piaceri del Viaggio fa così la sua apparizione il nuovo avvincente volume “l’Italia dal finestrino”, più che una guida un invito appassionato a scoprire il nostro Paese a ritmo lento, perché ogni itinerario diventi un’occasione per osservare, conoscere e stupirsi.

Il fiabesco tracciato del Bernina Express, l’emozionante percorso della Circumetnea, i paesaggi montani del trenino del Renon e quelli assolati da Bari a Matera, la natura selvaggia dell’Appennino e i mezzi verdi della Sardegna, i dolci panorami della Val d’Orcia e le atmosfere romantiche delle Cinque Terre: 52 sono gli itinerari da scoprire, in territori talvolta neppure toccati dall’asfalto.

L'interno del volume
L'interno del volume / Touring Club Italiano, tutti i diritti riservati

Alcuni itinerari valorizzano le linee minori, tracciati secondari e tratte storiche su carrozze d’epoca che trasformano il viaggio in esperienza di altri tempi tra paesaggi, sapori, memoria e sorprese. Ogni proposta può interpretarsi secondo la propria inclinazione e gli imprevisti e le soste non pianificate sono il vero valore aggiunto al viaggio.

Le fermate diventano così punti di partenza per esplorazioni urbane, cammini e visite archeologiche. Una mappa di possibilità, un invito a rallentare, non per fare meno, ma per cogliere di più, e per riscoprire il treno come uno dei modi più semplici, sostenibili e gratificanti per conoscere l’Italia. Un binario alla volta.

INFORMAZIONI

la copertina del volume L'Italia dal finestrino