Dalla splendida costa con le spiagge di Mattinata, Vieste, Peschici ai luoghi della fede di San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo, il Gargano è un promontorio proteso nell’Adriatico che guarda al largo l'arcipelago delle Tremiti, scrigno di biodiversità marina. Fra chi per tutta la vita ha frequentato le isole, in particolare San Domino, c'è Lucio Dalla. Alla storia d’amore fra il cantautore bolognese e le Tremiti è dedicato uno dei racconti che colorano e ampliano gli orizzonti della nuova piccola grande guida Touring Gargano e Isole Tremiti.

"L'anno dopo lo scoppio della guerra nella ex Iugoslavia, abitando alle isole Tremiti un giorno presi il gommone e uscii dalle acque territoriali. Era una mattinata straordinaria. Stavo leggendo tranquillamente in mezzo all’Adriatico quando sentii un rumore da lontano… Sono i pescherecci pensai, ma improvvisamente il rumore si è fatto assordante e mi sono passati a 2-300 metri moltissimi aerei che andavano a bombardare dall’altra parte. Sono rimasto agghiacciato, vedere una cosa del genere ha cambiato la mia vita, almeno in quel momento lì, e siccome giro con una agenda mi sono messo a scrivere. Poi sono tornato nella mia isola e lì le cose sono andate meglio ma in realtà, mentre noi facevamo festa, di là si stavano massacrando".

Così Lucio Dalla introduceva dal vivo la genesi di Henna, la title track dell’album uscito nel 1993, una sorta di preghiera laica nata nelle acque dell’arcipelago tremitese, dove l’artista si immagina un soldato di quelle truppe irregolari che va dal suo comandante e gli dice no, basta, non uccido più.

Per il geniale cantautore bolognese, fin da bambino le Tremiti sono state un rifugio di ispirazione e di pace, a stretto contatto con il mare e l’«amore silenzioso dei pesci» come canta in Henna e in Come è profondo il mare, un altro dei suoi capolavori composti a filo d’acqua. La madre di Lucio, una sarta di origini pugliesi che passava le vacanze a Manfredonia, aveva ricevuto in dono una casa a San Domino da alcuni clienti – un modo di sdebitarsi che oggi pare fantascienza – e il giovane Lucio passò molte estati sull’isola che in breve divenne il suo «posto dell’anima».

Anni dopo, sempre a San Domino acquistò una bella villa immersa in un tripudio di colori mediterranei, affacciata su cala Matana e con l’isola di San Nicola sullo sfondo, e vi fece costruire uno studio di registrazione diventando "tremitese d’adozione". In giardino mise uno dei "gusci" del Villaggio Touring – cala degli Inglesi è poco distante – che ancora oggi si può vedere. La simbiosi tra luoghi amati e canzoni culminò nel 2001 con Luna Matana, brano ispirato da un raggio di luna che una notte illuminò le acque cristalline della cala riflettendosi fino alle stanze della villa. «Fu una folgorazione», ha raccontato. «Non potevo non dedicare un disco a queste isole che mi hanno incantato e hanno scandito i tempi della mia vita e della mia carriera». Negli ultimi anni Lucio organizzava a San Domino una manifestazione musicale al principio dell’estate, “Il Mare, le Stelle”, coinvolgendo amici famosi del mondo dello spettacolo.

Nel 2012, a un anno dalla scomparsa, l’amministrazione dell’arcipelago gli ha reso omaggio dedicandogli una statua sul lungomare di San Domino, con l’amato clarinetto. Probabilmente si sarebbe fatto una risata, a vedersi ingessato in un monumento, ma la presenza di Lucio Dalla alle Tremiti continua a essere palpabile fin dall’arrivo, con il grande murale del Molo di Scirocco firmato dagli artisti Marco Keno del Negro e Andrea Emeid Ranieri, e poi attraverso una colonna sonora che d’estate spesso risuona nella piazza del paese, con le band tributo a rinnovare la memoria. A Dalla sono intitolati anche uno dei sentieri naturalistici che attraversano l’isola fino ai bordi delle falesie, e il Museo della Radio d’epoca sull’isola di San Nicola".

Lucio Dalla negli anni '80 / foto creative commons sa-by Gorup de Besanez

LA PROSSIMA AVVENTURA, A PORTATA DI MANO

Il Gargano è un promontorio di vegetazione fitta e lussureggiante, ritmato da insenature e spiagge incastonate tra bianchissime falesie. E al largo dell’Adriatico, un grappolo di isole sospese nel blu profondo, dove l’incontro con la natura è ancora più intimo. A condurci sui sentieri, o tra grotte e fondali con il mare sulla pelle è la lettura di “Gargano e Isole Tremiti”, un richiamo alla bellezza in una guida tascabile e densa, che corre tra pagine colorate e divertenti, succose di curiosità e con proposte per l’escursionismo alla portata di tutti, l’ultima arrivata (con il tempismo ideale vista la sfacciataggine di questa estate bollente) della collana Territori.

Una delle illustrazioni nella nuova guida Territori "Gargano e le Isole Tremiti)

Sono distribuiti infine fra le pagine indirizzi per soste golose e shopping, o rubriche fisse come quella ispirata ai Fridays For Future, che fa il punto sui progetti di sostenibilità messi in campo dalle amministrazioni locali e dalle reti di cittadini. Perché ogni viaggio sia anche l’occasione di accorgersi che la salvaguardia del pianeta, assieme alla salute delle persone, è il bene primario di cui non possiamo fare a meno.