"Touring - Il nostro modo di viaggiare" è il magazine mensile realizzato in esclusiva per i soci del Touring Club Italiano.

Qui sotto potrete sfogliare il numero di luglio-agosto 2022 (per farlo comodamente basta utilizzare la modalità a schermo intero) e leggere l'editoriale del direttore, Silvestro Serra.
 

LUGLIO-AGOSTO 2022
 

Gli archivi fotografici storici si sa sono per gran parte del tempo “in sonno”. Nascondono per anni o decenni i loro segreti, gli scatti, le immagini che, una volta utilizzate per la pubblicazione, con il passare del tempo finiscono nel dimenticatoio e con il cambio di generazione degli operatori vengono sepolte anche nel ricoro e restano in bell’ordine negli schedari. 
Da tempo noi di Touring abbiamo deciso di aprirli, questi schedari, e di cercare tra tanti reportage qualcosa di interessante ancora oggi, di fotogrammi magari vecchi di cento anni che ritrovano una sorprendente, inaspettata vitalità o un legame con la realtà odierna. 

Così ogni mese offriamo ai soci lettori delle “chicche” d’autore, dei reportage e in generale delle immagini del passato su luoghi lontani o storie una volta esotiche e ora diventate più vicine, più note, più viste. Il confronto tra la realtà del 2022 e quella rappresentata da quelle foto in bianco e nero ci aiuta magari a capire meglio la trasformazione, il cambiamento, l’evoluzione. E’ capitato per le spiagge di Procida allora sconosciute agli stessi italiani ora capitali della cultura, o per le strade di Kabul molto prima dell’avvento dei talebani o della Libia ancora italiana.  Finché un giorno dall’archivio saltano fuori delle foto degli anni Cinquanta del ‘900 firmate da tal Boris Erwitt e scattate in Ucraina (probabilmente a Yalta, in Crimea) a quel tempo saldamente parte dell’impero sovietico. 

Foto di spiagge affollate, di turisti occidentali in visita, di riti balneari, di personaggi vintage. Ma quel nome Erwitt ci ha fatto scattare. È lo stesso cognome di un fotografo ucraino ma naturalizzato statunitense, universalmente noto di nome Elliott (proprio in queste settimane sia a Milano che a Senigallia si tengono due mostre personali con le sue immagini). Anzi per l’esattezza si chiama Elio Romano Erwitz, nato a Parigi da una coppia di profughi ebrei russi, fuggiti dopo la Francia a Roma (da qui il nome Romano) poi a Milano (Elliott parla perfettamente l’italiano) e infine negli Stati Uniti. 

La madre Eugenia era una nobile di Mosca, il padre ucraino di Kiev. E suo padre si chiamava Boris. Che le foto inedite finite chissà come nell’archivio del Touring fossero opera del padre di Elliott? Abbiamo ricostruito la storia di questo signore che una volta a New York abbandonò la famiglia. Quando il figlio ora 93 enne e sua figlia Jennifer hanno visto le nostre foto le hanno riconosciute e con una certa commozione, come opere di papà Boris. Ne abbiamo pubblicate in questo numero alcune ma l’archivio ne nascondeva molte di più. Basta scavare!
 

L’editoriale del presidente in questo numero di Touring si sofferma su alcune questioni estive. Partendo dal ruolo e dalle problematiche del turismo balneare, si sofferma a considerare la centralità del Mediterraneo, il mare nostrum e la sua importanza geo politica, sociale ma anche turistica: «Mediterraneo e turismo sono un binomio strettamente correlato nell’immaginario collettivo... e la principale macro area di destinazione turistica mondiale».  Sempre nel Mediterraneo ma ai suoi confini nord orientali è il mare dell’isola (oggi unita alla terraferma da un lungo ponte) di Grado nel Friuli Venezia Giulia. Alle sue spiagge dedichiamo la storia di copertina. In particolare alla cosiddetta spiaggia dell’imperatore che esattamente 130 anni fa fu scelta per legge da Francesco Giuseppe come suo buen retiro marino, e divenne ben presto meta delle vacanze per la corte, gli aristocratici austro ungarici. 
Il suo litorale con le tipiche villette d’epoca e con un entroterra solcato dai canali che uniscono Venezia a Trieste punteggiate dai casoni, le tradizionali abitazioni dei pescatori con i tetti di canne, è ancora oggi, nonostante le pressioni del turismo di massa, una meta naturale raffinata e piena di sorprese.

E dalla spiaggia dell’imperatore siamo scesi fino all’interno della Sicilia occidentale in località La Ficuzza, comune di Corleone, per ritrovare un’altra sede reale, la casina di caccia di Ferdinando di Borbone, l’ultimo della storica dinastia a regnare nelle due Sicilie. È una replica solo leggermente in formato più ridotto della sua reggia di Caserta ed è ora circondata di vigneti eroici (siamo oltre i 700 metri di altitudine) di altissima qualità. Una località che fino agli anni Cinquanta si poteva raggiungere comodamente con un trenino a scartamento ridotto. Una vasta oasi naturalistica di altissima qualità per la presenza di una flora e di una fauna ricchissime e di percorsi naturalistici intatti a poca distanza da Palermo.

Stanchi del turismo di prossimità? Esaurita la curiosità per i nostri ricchi borghi o per i nostri tesori d’arte barocca o rinascimentale? Touring esce di nuovo dai confini nazionali e dopo Parigi e la Giordania punta i suoi riflettori su un’altra grande e amata meta del turismo: Israele e Gerusalemme. Ma questa volta oltre alle note mappe e soste nei luoghi delle tre grandi religioni monoteistiche abbiamo dato spazio a una Gerusalemme decisamente laica, quella dei nuovi quartieri fuori dalle mura, più vivaci e divertenti di architetture, locali e punti di incontro, delle gallerie, degli artisti, dei mercati e dei sapori. Tutti luoghi che raccontano un paese moderno anzi ipercontemporaneo che si affianca e convive con quello più moto delle tradizioni millenarie, dei riti e delle cerimonie religiose.

Buona lettura!
Silvestro Serra