Il sindaco Giuseppe Sala (a destra) e Antonio Rapisarda, country manager di Ofo.
UN NUOVO STILE DI MOBILITÀ
«È un servizio innovativo, il bike sharing senza rastrelliere dove prendere e lasciare le bici, per il quale Milano e i suoi cittadini sono maturi – ha sottolineato il sindaco Giuseppe Sala – e, sebbene qualche incivile non manchi mai, è con questo genere di iniziative concrete che si disincentiva il traffico automobilistico. Non divieti, ma soluzioni alternative di mobilità sostenibile». Senza dimenticare le proteste dei pedoni perché «la città può crescere solo con comportamenti virtuosi e quindi i ciclisti devono essere rispettosi degli altri utenti della strada, nel muoversi e nel lasciare in sosta le bici» chiosa il sindaco Sala.
Detto che il primo mese di test delle bici Ofo ha già visto i milanesi percorrere oltre 325mila chilometri mentre la flotta “gialla” andava completandosi, il sistema per l’uso è semplice: si scarica l’app sullo smartphone (indispensabile!), si crea un profilo utente con indirizzo mail, numero di telefono ed estremi della carta di credito (che fa da garanzia), si acquista una ricarica (taglio minimo 5 euro) e si localizza la bici più vicina sul display; raggiunta la bicicletta, basta fare la scansione del codice QR posto sul parafango e, nel giro di pochi attimi, si sblocca il lucchetto e si può cominciare a pedalare.
Il bike sharing free floating ha non pochi nemici. Alcuni nel suo stesso concetto di partenza: nelle città italiane con molte attività concentrate in centro, il rischio di “svuotare i piazzali” in periferia al mattino e viceversa alla sera è reale. Tant’è che il bike sharing con rastrelliere prevede delle navette di furgoni che “riposizionano” le due ruote in base alle indicazioni del software di controllo. «La nostra filosofia, non appena giunti a regime – afferma Marco Menichetti, city manager Ofo per Milano – è di compensare eventuali squilibri nella distribuzione del parco biciclette con un meccanismo di incentivi a chi “riporta” le due ruote nelle aree critiche. Ma non prevediamo di organizzare un servizio così puntuale».