
Senza un selfie non si può andar via avrebbero cantato negli anni 90, e nel 2025 chissà se dovremo rivolgerci a un influencer per un servizio a domicilio... perché farsi un selfie perfetto non è da tutti.
Un selfie a regola d’arte è l'ultima modifica del Governo degli Stati Uniti al sistema elettronico di autorizzazione al viaggio ESTA (Electronic System for Travel Authorization).
L’Esta è un sistema gestito dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, un lasciapassare obbligatorio per i cittadini di 42 paesi (inclusa l'Italia) che vogliono viaggiare negli Stati Uniti per turismo o affari senza visto, per soggiorni non superiori a 90 giorni. È parte del Visa Waiver Program (VWP), che consente l'ingresso negli USA senza dover richiedere un visto tradizionale.

La nuova misura introdotta dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale americano, negli intenti del governo Usa dovrebbe semplificare il processo di verifica dell'identità e migliorare la sicurezza complessiva delle procedure di ingresso alle frontiere. Questo nella teoria.
Nella pratica sarà un po' più complicato. Le autorità americane hanno stabilito, infatti, criteri molto precisi per l'accettazione dell’autoritratto: visibilità completa del volto con testa e spalle solamente e foto a colori su sfondo semplice e di colore chiaro. L'applicazione mobile ESTA richiede un "video selfie" del richiedente che deve essere perfettamente centrato e a due distanze specifiche… per cui se con voi partono bambini, sarà una sfida all’ok corral per tenerli immobili, con gli occhi aperti, fissando un punto preciso… forse Peppa Pig o i Simpson ci faranno una puntata e avrebbe anche un discreto successo.
Visit USA Italia, l'organizzazione che promuove il turismo americano nel nostro Paese, ha immediatamente allertato tutti gli agenti di viaggio italiani sull'importanza cruciale di questa nuova procedura, sottolineando come un selfie non conforme possa comportare il rifiuto immediato della domanda.

Gli agenti di viaggio italiani, a loro volta, si trovano ora nella posizione di dover educare i propri clienti su aspetti tecnici che vanno ben oltre la semplice compilazione di un modulo online. La qualità dell'immagine, l'illuminazione, l'espressione facciale neutra e l'assenza di accessori che possano coprire il viso sono diventati elementi determinanti per il successo di una pratica ESTA.
E a peggiorare il tutto è il tempismo non proprio perfetto della burocrazia made in Usa, che ha fatto coincidere la nuova procedura d'ingresso con l’onda di piena della stagione turistica estiva,

L'integrazione di sistemi biometrici avanzati nell'ESTA potrebbe d'altronde anticipare sviluppi simili in altri sistemi di autorizzazione al viaggio a livello globale, ridefinendo gli standard internazionali per la sicurezza dei confini nell'era digitale.
Intanto chi deve programmare un viaggio negli Stati Uniti sa che un selfie perfetto può fare la differenza tra una vacanza da sogno e un viaggio rovinato ancora prima di partire. E i videotutorial già non si contano.
