Un motivo in più per tornare a
Pisa, quest'autunno-inverno. A
Palazzo Blu fino al 7 aprile 2024 è in mostra una straordinaria sequenza di dipinti e sculture provenienti dalle raccolte del
Philadelphia Museum of Art, centro museale ed espositivo tra i più importanti e riconosciuti a livello internazionale per le sue collezioni d’arte. Il tema sono
le Avanguardie del Novecento.
La mostra è tra l'altro oggetto di un viaggio Touring con uno storico dell'arte, in programma dal 13 al 16 marzo, con un bellissimo tour tra monumenti noti e gioielli poco noti di città e dintorni; su questa pagina il programma e tutte le informazioni.

Juan Gris (José Victoriano González Pérez), Chessboard, Glass, and Dish, 1917; Oil on panel, 73.3 x 103.2 cm ©Courtesy of the Philadelphia Museum of Art
DA CHAGALL A PICASSO
La mostra, a cura di Matthew Affron, curatore del Philadelphia Museum of Art, con la consulenza scientifica dello storico dell’arte Stefano Zuffi, è un’occasione unica per ammirare alcuni punti di riferimento assoluti dell’arte europea dei primi decenni del ‘900: sono infatti esposte nelle sale di Palazzo Blu opere di Chagall, Dalì, Duchamp, Kandinsky, Mirò e Picasso. A questi si aggiungono anche opere straordinarie di Matisse, Mondrian, Klee, Ernst e Gris. Un'ottima occasione per ripercorrere alcuni dei momenti salienti del “secolo breve”, quando nascono i movimenti della cosiddetta avanguardia come il Cubismo, il Dadaismo, il Surrealismo e l’Astrattismo.
Il Philadelphia Museum of Art è un riferimento d’eccellenza per l’arte, che vanta collezioni prestigiose di fama mondiale e mostre riconosciute a livello internazionale. Pur nella straordinaria ricchezza e varietà delle raccolte, le opere delle Avanguardie europee sono una presenza particolarmente densa e significativa. Grande merito va riconosciuto ai collezionisti, grazie ai cui lasciti il Philadelphia Museum of Art ha continuato a crescere durante tutto il XX secolo, soprattutto durante la trentennale direzione di Fiske Kimball. Lo stesso Marcel Duchamp, incaricato di un sopralluogo nei principali musei nordamericani per individuare la migliore collocazione per l’arte del Novecento, ha indicato il Philadelphia Museum come la sede più opportuna.
Paul Klee, Prestidigitator (Conjuring Trick), 1927; Oil and watercolor on fabric on cardboard, 32.7 x 35.9 cm ©Courtesy of the Philadelphia Museum of Art
Ad aprire, in modo molto significativo, il percorso espositivo a Palazzo Blu, è un Autoritratto (1906) di Picasso venticinquenne. Il giovane pittore imbraccia la tavolozza e, letteralmente, si rimbocca le maniche: è il primo, consapevole passo per diventare il grande protagonista della vicenda artistica di un intero secolo. Poi il percorso prosegue come una intensa “linea del tempo” in cui le opere sono accompagnate da installazioni visive, sonore e multimediali, per collocarle nellasequenzadegli eventi storici e culturali dalla fine della “Belle Époque” fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. La mostra si chiude con un’opera di fortissima suggestione e di alto valore simbolico: la Crocifissione dipinta da Chagall nel 1940.
L’apertura della mostra, prodotta e organizzata da Fondazione Palazzo Blu e MondoMostre, con il contributo di Fondazione Pisa, coincide anche con la conclusione di un intervento di riqualificazione e rinnovamento degli spazi a Palazzo Blu, intervento che ha riguardato l’illuminazione e gli impianti dello storico edificio affacciato sull’Arno. "In particolare, le sale sono state dotate di un sofisticato sistema di illuminazione" spiega il Presidente della Fondazione Pisa Stefano Del Corso "sono stati adottati dei proiettori museali di recente concezione che offrono, oltre a una grande flessibilità e facilità di gestione, diversificate condizioni di illuminazione adatte alle diverse tipologie di oggetti e materiali, come viene richiesto da mostre di soggetto differente".

Piet Mondrian Composition with White and Red, 1936 Oil on canvas, 50.5 x 51.4 cm ©Courtesy of the Philadelphia Museum of Art