Si chiama Entra nel Plastocene (scritto proprio così, Plastocene) la nuova esperienza interattiva digitale proposta dal MEET Digital Culture Center di Milano, il primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale nato a Milano con il sostegno di Fondazione Cariplo. Fino al 27 febbraio il centro offre un’installazione immersiva, opera di Tamiko Thiel e dell’artista e sviluppatore di software /p, che vuole sensibilizzare sul tema di come le nostre azioni quotidiane contribuiscano all’inquinamento degli oceani. 
Sono otto milioni di tonnellate di rifiuti di plastica infatti quelli che finiscono nell’oceano ogni anno. I pezzi più grandi di plastica, gettati in mare, finiscono sulle spiagge o galleggiano in superficie, mentre i pezzi più piccoli e le micro e nano parti degradate si fanno strada dal Polo Nord al Polo Sud, fino ai fondali oceanici di tutto il mondo. 
Questo lavoro poetico e visionario, adatto anche alle famiglie, vuole coinvolgere giocosamente il pubblico, ponendo lo spettatore nell’oceano in mezzo ai detriti di plastica che vi abbiamo messo. Le proiezioni contengono immagini della plastica nell’oceano e della fauna marina che ci vive. Una delle proiezioni è un live feed che mostra le interazioni degli spettatori con i pesci. Più lo spettatore interviene nell’ecosistema, utilizzando il tablet della mostra per guidare i banchi di pesci, più questi si trasformano in rifiuti di plastica, rendendolo così responsabile delle proprie azioni e consapevole di uno dei più gravi pericoli per gli ecosistemi oceanici, i rifiuti plastici.