Per capire come mai ad Anghiari il passato sia molto presente basta guardarla, meglio se da sotto, dalla piana del Tevere. Da lì si vedono le mura possenti, il profilo del borgo medievale e la lunga strada dritta che sale verso il centro. È lo stesso paesaggio, casa più, casa meno, che dovevano aver visto i soldati di Milano nel 1440, quando quasi sotto le mura di Anghiari, nella pianura oggi coltivata a tabacco, combatterono perdendola una furiosa battaglia contro i fiorentini, signori del paese. Quella battaglia è passata alla storia come Battaglia di Anghiari e ha cambiato le sorti del Medievo in centro Italia. Anghiari è un comune Bandiera Arancioni del Touring Club Italiano in provincia di Arezzo, uno di quei posti dove la qualità della vita la respiri ad ogni passo. Qui l’economia si regge su turismo – il borgo ha tutto il fascino del Medioevo e la vitalità di una comunità viva – e coltivazioni di tabacco, concentrate nella piana del Tevere. Una volta c’erano tanti restauratori di mobili antichi, adesso solo un paio. Ma rimane attiva un’antica tessitura, Busatti, la cui storia rimanda al 1842 quando l’azienda – da allora in mano alla stessa famiglia – nacque come lanificio.
Per raccontare la ricca storia della città nel centro chiuso dalle mura ci sono tre musei, non grandi ma assai interessanti. Uno è ospitato a Palazzo Taglieschi, ed è sede del Museo Statale delle Arti e Tradizioni Popolari dell'Alta Valle del Tevere, con una pregevole raccolta di arte medievale. Uno, assai particolare, si chiama Mubec, ed è interamente dedicato alle beccacce, l’uccello. L’altro invece è dedicato all’evento che ha fatto la storia del paese, ovvero la battaglia. Si chiama Museo della Battaglia di Anghiari, è un bel museo multimediale e racconta la storia del paese e si concentra su quell’episodio storico la cui fama forse è dovuta più alle vicende della rappresentazione che ne fece Leonardo a Palazzo Vecchio che alla sua storia. Ma la battaglia è molto presente anche perché ogni anno a fine giugno si disputa il lPalio della Battaglia, una rievocazione podistica dove partecipano anche corridori di Firenze e di Milano. Perché nonostante siano passati secoli la rivalità rimane.