Un successo straordinario, è l'unico modo per definire l'Eroica: domenica 6 ottobre saranno più di 5.200 i ciclisti provenienti da 39 Paesi a pedalare tra le colline del Senese lungo i tradizionali quattro percorsi previsti, in gran parte su strade bianche, di 38, 75, 135 e 205 chilometri. Partenza e arrivo, per tutti, da Gaiole nel cuore del Chianti. E poi curve, colline, polvere, fatica e sudore a piacere. Lasciando a casa i telai in carbonio, i deragliatori hi-tech e tutto il bagaglio di dotazioni futuristiche che lo sport del pedale, anche amatoriale, oggi si porta appresso.
Il regolamento dell'Eroica prevede esclusivamente biciclette con fili dei freni esterni, pedali non automatici, cambio sul tubo obliquo del telaio e ruote con almeno 32 raggi. L'abbigliamento vintage è apprezzato ma non obbligatorio. Da non sottovalutare la clausola che prevede che "per il solo percorso di 38 km sia consentita la partecipazione anche con bici di altro tipo purché d’epoca, come bici di servizio, da postino, da lavoro in genere, da passeggio ecc.".
«Una poesia scritta con la bicicletta», come è stata definita su Tuttosport, dallo straordinario effetto di contagio sociale, che con la complicità dell'eccezionale quadro paesaggistico del Chianti senese ha trasformato la sfida nata da 82 ciclisti “cacciatori di sentimenti e emozioni” del 1997 in una manifestazione che può essere presa ad esempio di sostenibilità. E nel frattempo ha tenuto a battesimo pure una fondazione ad hoc, il cui obiettivo è la salvaguardia del patrimonio di strade bianche della Toscana.
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