I numeri sono freddi, ma in alcuni casi valgono più delle parole e di sicuro fanno evaporare le polemiche. Succede così a Bologna, dopo un anno di sperimentazione del limite massimo di velocità sulle strade urbane a 30 chilometri orari. È andata bene, molto bene. Questo dicono le statistiche elaborate da Comune di Bologna, Polizia Locale, AUSL, ARPAE, Trenitalia-Tper che fanno registrare un cambio di passo verso una nuova convivenza negli spazi pubblici.

STRADE PIU' SICURE

Il dato più rilevante è il numero dei morti sulla strada, quasi dimezzate (10, il 49% in meno), era dal 2013 che non si registrava un dato così basso. Calano gli incidenti stradali (di oltre il 13%) e i feriti (di poco più dell’11%), diminuiscono gli incidenti più gravi (-31%), classificati dal 118 con “codice rosso”. Inoltre, per la prima volta dal 1991), nessuna persona a piedi è stata uccisa sulle strade di Bologna: sono infatti 0 i pedoni deceduti, e si riducono del 16% quelli investiti. Pur rimanendo prudenti, per la possibile variabilità statistica in questo campo, non era infatti mai successo nell’ultimo trentennio che nessuna persona perdesse la vita camminando o attraversando la strada a Bologna: in media all’anno erano 12 nel decennio 1994-2003, 7 nel 2004-2013, 6 nel 2014-2023.

Dalla Polizia locale arrivano invece i dati sulle violazioni più ricorrenti negli incidenti stradali registrati nel 2024. Nettamente in cima alla classifica risulta la velocità eccessiva (40,3% ). Seguono: la mancata precedenza a veicoli a motore, biciclette e pedoni (19,9%), le manovre non corrette (11%), il mancato rispetto dei semafori e della segnaletica orizzontale e verticale (9,2%), la guida sotto effetto di alcol o droga (5,3%).

A mettere ancora più in risalto risultati così positivi c’è il confronto con quello che è successo nel resto d’Italia e il quadro dipinto dall’Istat è a dir poco “a tinte fosche”. Gli ultimi dati disponibili certificano infatti che, nel primo semestre 2024 rispetto a quello 2023, in Italia gli incidenti aumentano dello 0,9%, i feriti dello 0,5% e i morti del 7,9%, quest’ultimo dato si riferisce in particolare alle vittime su strade urbane. 

MENO AUTO IN CITTA' E L'ARIA RINGRAZIA

Anche l’ambiente ringrazia, perché nel 2024 si è rafforzato il calo del traffico dei veicoli (-5%) Il contrappeso è un vero e proprio boom dell'utilizzo del bike sharing (+69%) e del car sharing (+44%) e per i viaggi sulle linee ferroviarie che attraversano l’area urbana di Bologna (+31%), mentre aumentano in modo significativo gli spostamenti in bicicletta (+10%).

Con meno veicoli termici si è abbassato l’inquinamento più legato al traffico urbano (-29%). Un dato fondamentale chesi inserisce in un contesto ambientale che registra nel 2024 una significativa riduzione del livello di NO2 (biossido di azoto). Il biossido di azoto è l’inquinante che si prende in considerazione perché, a differenza delle polveri sottili che possono provenire da diverse fonti inquinanti, ha come fonte primaria le emissioni dei veicoli a motore endotermico e del riscaldamento e resta più concentrato in prossimità delle principali sorgenti di emissione, in particolare le strade ad intenso traffico e il centro abitato.

PIU' BICICLETTE E BOOM DELLO SHARING

Come stanno cambiando gli spostamenti dei bolognesi dopo un anno di Città 30? Confrontando l’intero 2024 con la media del 2022 e del 2023 i pedoni coinvolti in incidenti sono calati del 16% (-60 in numeri assoluti, scendendo da 376 nella media 2022-2023 a 316 nel 2024), mentre i ciclisti coinvolti in incidenti sono aumentati del 5,9%, passando da 409 a 433, con una crescita di +24. Il dato può sembrare contraddittorio rispetto alla tendenza generale, ma è invece attribuibile al consistente aumento percentuale di flussi di bici registrato sulle strade monitorate in città

L’utilizzo urbano della bicicletta ha segnato un +10%, che corrisponde a oltre 140mila transiti su due ruote in più soltanto considerando i tre punti della città monitorati in modo continuo nel corso del 2024: Tangenziale delle biciclette a porta San Vitale, via San Donato e via Parri. Si tratta di 1,58 milioni di passaggi dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024 rispetto alla media di 1,44 milioni dei due anni precedenti.

Un vero e proprio boom è poi quello dell’uso del servizio di bike sharing, gestito a Bologna da RideMovi, che per la prima volta sfonda il muro di 3 milioni di corse in totale e, nel confronto tra annualità, vede un aumento di oltre due terzi delle corse effettuate con la flotta di e-bike e bici tradizionali disponibili in condivisione: +69%, che equivale in termini assoluti a 1.275.558 corse in più nel 2024, rispetto alla media del 2022 e 2023.

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