Bisogna correre, affrettarsi, per poter camminare lenti. Manca pochissimo al via dell’edizione 2024 di Cammini Aperti, un weekend dedicato a escursioni alla scoperta di alcuni dei più suggestivi itinerari del Belpaese. L’evento si terrà il 13 e 14 aprile, con 42 cammini coinvolti, 2 per ogni regione e provincia autonoma, che siano un anello o un itinerario compreso tra i 6 e i 10 chilometri di lunghezza. Partecipare è gratuito e si verrà accompagnati da guide specializzate ed esperti locali.

Cammini Aperti si è sviluppato nel 2020 all’interno del progetto Viaggio Italiano e della campagna “Scopri l’Italia che non sapevi” per diffondere la cultura del viaggiare con lentezza, senza però escludere chi non è propriamente un atleta o chi ha abilità diverse dalla cosiddetta normalità.

Al tema della accessibilità si sono dedicati in particolare il Club Alpino Italiano e Fish, ovvero la Federazione Italiana Superamento Handicap. Il Cai ha selezionato 21 cammini, uno per ogni regione, e identificato un tratto di questi sui quali portare persone con difficoltà motoria utilizzando Joilette o carrozzine. FISH, invece, sarà in campo attivamente, per garantire l’accessibilità di questi percorsi, lavorando affinché le persone con disabilità possano partecipare pienamente alle escursioni.

CAMMINARE AL CENTRO

Si incomincerà a muovere i primi passi in Abruzzo per percorrere il “Cammino dei Briganti” proprio laddove inizia. Un’esperienza da non perdere, per visitare il borgo di Valdevarri di Sante Marie.

Per chi invece è alla ricerca di “spiritualità” è facile pensare a San Francesco, specie percorrendo il centro Italia. Il 2024 si celebra l’ottavo centenario delle sue Stimmate cosicché l’Emilia-Romagna, l’Umbria e la Toscana, hanno deciso di portare “Cammini Aperti” sul Cammino di Francesco e sulla Via di Francesco, di cui il Touring ha certificato il segmento della Via del Nord.

In Toscana si va nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, per percorrere un classico itinerario in prossimità del Santuario della Verna, una delle mete di pellegrinaggio più importanti al mondo, in un percorso ad anello che offre due visioni diverse, ma entrambi spettacolari della roccia sul quale si incastona il luogo francescano. La bassa Umbria sarà coinvolta in un altro itinerario: uno dei tratti più suggestivi del Cammino dei Protomartiri Francescani, con partenza dal borgo medievale di San Gemini fino a Cesi passando per i resti dell’antico municipio romano di Carsulae.

Più in là, ma nel Lazio, si andrà poco lontano da Roma, lungo il “Cammino di San Benedetto” arrivando a visitare anche gli Eremi Benedettini di San Cosimato a Vicovaro, un complesso di grotte comunicanti con il sovrastante Monastero e con una rete di cunicoli facenti parte di acquedotti romani Marcio e Claudio. Parlando di Cammini dove la spiritualità pervade ecco la Via Lauretana, nelle Marche, con il più antico percorso mariano e l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, testimonianza concreta della presenza dei cistercensi in questo territorio e sublime esempio di architettura tutta da visitare.

Sul Cammino di Francesco, verso il santuario rietino di Fonte Colombo / foto Tci

CAMMINARE A SUD E SULLE ISOLE

La Puglia è protagonista con la Gravina di Laterza, uno dei canyon più grandi d’Europa con pareti alte più di 200 metri: un meraviglioso paradiso naturalistico, vasto ed incontaminato da ammirare percorrendo la Via Ellenica del Cammino Materano, inoltre si percorrerà un bellissimo tratto del coast to coast pugliese, La Rotta dei due mari, nella zona di Castellana Grotte. E regali della natura sono anche in Campania, nel Cilento bizantino, sul Cammino di San Nilo, quando si incontreranno le suggestive Cascate dei Capelli di Venere con le sue vasche naturali.

In Basilicata invece l’escursione da non perdere è per visitare il Santuario di Viaggiano dove è collocata, per una parte dell’anno, la Madonna Nera, dichiarata protettrice della Regione, oppure per chi è a “caccia di natura” la Via Lucana che porta a conoscere Miglionico e il lago artificiale di San Giuliano, Oasi WWF, paradiso di biodiversità. E poco più in là, nel Parco delle Serre, ma in territorio di Calabria, si andrà a camminare su di un suggestivo tracciato dell’ex ferrovia a scartamento ridotto Decauville del 1860 che serviva per il trasporto di legname, da Ferdinandea fino alla costa ionica.

In Sicilia, “Cammini Aperti” darà valore alla Magna Via Francigena, un’arteria che da nord a sud permetteva di comunicare e fare commercio e che racconta un lato piuttosto insolito e inedito della regione. La Sardegna, invece, punta tutto sul Cammino Minerario di Santa Barbara, nell’Iglesiente, nella tappa che va da Fluminimaggiore alle grotte di Su Mannau, tra bellezza naturalistica e miniere che, seppur dismesse, raccontano la loro storia e i tempi che furono.

Nelle grotte di Su Mannau, sul Cammino minerario di Santa Barbara

CAMMINARE A NORD

In Lombardia a essere coinvolta sarà la Via Francigena, nel tratto che da Orio Litta conduce a Senna Lodigiana, considerato uno dei più iconici dell’intero itinerario europeo, mentre a Milano si farà un insolito trekking urbano facente parte del Cammino di Sant’Agostino, dalla Certosa di Garegnano al Duomo, attraversando anche alcuni parchi della città.

In Liguria invece si scelgono itinerari dal grande valore paesaggistico: con i panorami mozzafiato dell’Alta Via dei Monti Liguri, da Pratorotondo porta al Rifugio Argentea, sui crinali del Parco del Beigua, per trovare i testimoni di una passata era glaciale: i blockfield.

Bellezza naturale anche in Piemonte con i vigneti terrazzati, da Cinzano all’Abbazia di Vezzolano, laddove si erge uno dei monumenti medievali più importanti dell’intera regione che, secondo la leggenda, sarebbe stato fondato per il volere di Carlo Magno. Spostandosi ancora più a ovest, in Valle d’Aosta, un tratto del Cammino Balteo porta i partecipanti a entrare in contatto con una parte di regione. Qui la storia ha lasciato segni evidenti, tra importanti siti archeologici, villaggi, tradizioni locali e imponenti castelli, come il magnifico Forte di Bard.

Il Forte di Bard, in Valle di Susa, Piemonte / foto Shutterstock

CAMMINARE A EST

ll viaggio di “Cammini Aperti” non si interrompe neppure a Est. In Friuli Venezia Giulia un anello conduce a scoprire Aquileia e Grado sulle orme di San Marco, in quello che è parte del Prologo al Cammino Celeste. Si tratta di un percorso di pellegrinaggio per popoli di tre nazionalità diverse: italiani, slavi e austriaci.

In Trentino invece si va nel territorio della Vallagarina, per camminare laddove sono stati ritrovati 28 capitelli dedicati a San Rocco, protettore delle malattie, in uno scenario di immensa bellezza dove non manca anche l’aspetto più mistico. Mentre l’Alto Adige, con la Via Romea Germanica, porta a scoprire tutta la storia e la bellezza di certi luoghi come il Forte di Fortezza, l’Abbazia di Novacella e il Duomo di Bressanone. E per chi è alla ricerca di “unicità”, il Veneto dà valore al Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, circondato da un paesaggio dove l’intervento dell’uomo, sulla natura e sulla coltivazione dei vitigni, ha modificato il territorio rendendolo Patrimonio Unesco.

Le colline trevigiane della Valdobbiadene / foto Shutterstock

I CAMMINI CERTIFICATI DAL TCI

Il Touring sta dedicando molte energie per invogliare al viaggio lento e consapevole e alla scoperta a piedi dell’Italia meno battuta dal turismo di massa con "Cammini e percorsi". Il progetto ha preso forma nel 2020 e l’obiettivo è di valutare e valorizzare la qualità dell’esperienza turistica dei cammini in Italia.

Il primo cammino certificato è stato il Sentiero del Viandante, itinerario in quattro tappe lungo la sponda orientale del Lago di Como, cui hanno fatto seguito la Via del Nord della Via di Francesco, che attraversa Toscana e Umbria per 189 km, facendo tappa in alcuni dei più iconici luoghi francescani - da Chiusi della Verna (AR) ad Assisi (PG); il Cammino di Celestino, in Abruzzo, dove il percorso copre una distanza di 90 km che separa Sulmona (AQ) da Serramonacesca (PE), attraversando i panorami suggestivi del Parco della Maiella; la Via del Giovane del Cammino di San Francesco di Paola, in Calabria: 49 km per un percorso escursionistico che si estende da San Marco Argentano (CS) a Paola (CS).

L'eremo di San Liberatore a Maiella, nei dintorni di Serramonacesca

INFORMAZIONI UTILI

  • L’elenco completo e aggiornato delle escursioni ancora prenotabili si trova sul sito Camminiditalia.org
  • Scopri di più su Cammini e Percorsi, il progetto territoriale nazionale del Touring Club Italiano volto alla valorizzazione e certificazione dei cammini e dei percorsi in Italia.