Le finali della Tiramisù World Cup 2021 si sono appena svolte a Treviso, negli spazi appositamente allestiti in piazza dei Signori. A partecipare, oltre duecento pasticcieri rigorosamente non professionisti  provenienti dall’estero (Belgio, Francia, Spagna, Svizzera) e ovviamente dall’Italia (Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Liguria, Umbria, Friuli, Lazio, Piemonte).
Racconta Francesco Redi, ideatore e organizzatore della kermesse: «Viaggiando con frequenza per lavoro, mi sono trovato spesso a mangiare fuori e notavo che il tiramisù, di cui sono sempre stato goloso, era sempre presente nelle carte dei ristoranti e dei bar. È popolarissimo, fotografato e instagrammato, pubblicato in tutte le lingue sui social, con ricette di tutti i tipi. Io che sono cresciuto a Treviso, però, sapevo che il tiramisù è il dolce della tradizione di questa parte d’Italia.
“Mia mamma ha la ricetta originale e lo fa più buono di tutti”, mi hanno sempre detto amici e conoscenti, ma io volevo assaggiare il più buono in assoluto, e allora…  perché non metterli tutti in competizione? Così nel 2017 è nata la Tiramisù World Cup, una gara internazionale tra non professionisti.»
A vincere anche quest’anno sono stati due italiani con le loro versioni del dolce al cucchiaio più famoso al mondo. Sono Stefano Serafini (62 anni, veneziano, residente a Bassano del Grappa (Vicenza), di professione gioielliere, che ha concorso nella ricetta originale del dolce (uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao) ed Elena Bonali (52 anni, originaria di Milano, insegnante di nuoto) residente a Brasschaat, in Belgio, nella ricetta creativa (con la possibilità di aggiungere fino a tre ingredienti con un tiramisù tanto estivo quanto estremo, al prosciutto e melone.
Così i vincitori: «È un risultato frutto dell’amore e lo dedico a mia moglie Elena, che mi supporta fin dall’inizio di questa avventura», ha detto Serafini. «Amo sperimentare e questa volta sono stata premiata - ha raccontato Bonali - . È una ricetta che nasce dall’estate italiana, con il prosciutto crudo tostato, il melone e i Pavesini».
Per la ricetta originale, gli altri finalisti erano: Elisa Orfei di Treviso, Nicola Ottaviani di Verona (vincitore anche del Premio Hausbrandt per la miglior valorizzazione dell’ingrediente caffè).
Per la ricetta creativa, erano giunti in finale: Erika di Udine (cioccolato allo yuzu, pasta di nocciola), Barbara Marcon di Asolo (crema al pistacchio, lamponi e polvere d’oro). Per saperne di più, tiramisuworldcup.com