il 3 e 4 ottobre il Teatro Franco Parenti di Milano ha ospitato i lavori di One Ocean Forum, evento internazionale ideato dallo Yacht Club Costa Smeralda e voluto dalla principessa Zahra Aga Khan. Si tratta del primo forum in Italia dedicato a progetti innovativi di salvaguardia dell'ambiente marino e alla promozione di azioni pratiche volte alla sua tutela.
I temi del Forum focalizzano l’attenzione di pubblico e istituzioni sullo stato degli oceani e sulle conseguenze che fenomeni come inquinamento e riscaldamento globale hanno sugli ecosistemi marini e, in ultimo, sull’uomo. A oggi, 3 miliardi di persone dipendono dalla biodiversità marina e costiera per la loro sussistenza.
QUATTRO TEMI FONDAMENTALI
Nelle due giornate di lavori i massimi esperti in materia si sono confrontati su quattro macrotemi:
-Marine Litter & Pollution. In tutti i mari del pianeta sono presenti enormi quantitativi di rifiuti, di cui 8 milioni di tonnellate di plastica all’anno, che oltre ad arrecare danni significativi alla vita marina, si inseriscono nella catena alimentare sotto forma di microplastiche, frammenti dai 2 ai 5 millimetri ingeriti dai pesci. Secondo recenti stime nel 2050 il rapporto plastica-pesci sarà di 1:1 (Report Ellen MacArthur Foundation 2016).
- Climate and Global Changes. I cambiamenti climatici che si stanno verificando in questi ultimi anni hanno come conseguenza l’acidificazione delle acque, influenzando irrimediabilmente il benessere e la conservazione degli habitat oceanici.
- Blue Technologies. Queste nuove tecnologie rappresentano una ulteriore opportunità di sviluppo per l’economia marittima, utilizzando l’innovazione e la ricerca come base per nuove politiche produttive e commerciali.
- Ocean Literacy. Nella quotidianità ognuno può fare la differenza con comportamenti, gesti, azioni responsabili e sostenibili. E’ perciò importante che vi sia diffusione di una corretta cultura del mare per comprendere e riconoscere l’influenza che l’oceano ha sulla nostra vita e le conseguenze che le nostre scelte ed i nostri comportamenti hanno sull’oceano.
OSPITI INTERNAZIONALI
Fra gli interventi, da registrare quello dell’Aga Khan, sostenitore del progetto promosso dalla figlia la Principessa Zahra: «È nostro dovere impegnarci per ridurre l’elevato livello di inquinamento ambientale, cercando di ristabilire così l’equilibrio fra uomo e natura». E' stato lo stesso Aga Khan a presentare la Charta Smeralda, un codice etico e comportamentale, con l’auspicio che possa essere condiviso da quante più persone/istituzioni/associazioni possibili.
«La nostra vita dipende dagli oceani. Il 2017 sarà ricordato come una pietra miliare delle azioni per la tutela del mare. One Ocean Forum è un evento atto ad agevolare la creazione di nuove sinergie tra istituzioni pubbliche, ricercatori, ONG e investitori privati» ha detto Irina Bokova, Direttore Generale Unesco, in un videomessaggio. Mentre il Segretario Esecutivo della Commissione Oceanografica Intergovernativa di Unesco, Vladimir Ryabinin, ha delineato le linee strategiche delle Nazioni Unite in tema di sviluppo sostenibile.
Sul palco anche prestigiosi reporter internazionali,come Anne de Carbuccia che, attraverso l’evocatività dei suoi scatti fotografici, documenta lo stato del nostro pianeta, e personaggi famosi come Davide Carrera, detentore del record mondiale di immersione libera, e il velista Paul Cayard: i loro interventi hanno testimoniato la magia e la bellezza del mare.
IL RUOLO DEL CENTRO VELICO CAPRERA
Coerentemente alla sua missione ambientale e di salvaguardia del patrimonio marino, anche il Cvc - Centro Velico Caprera  ha partecipato come Ente Patrocinante alla prima edizione di One Ocean Forum e ha sottoscritto la Charta Smeralda. Per il CVC, impegnato nella tutela del delicato ecosistema del Parco Nazionale della Maddalena dove è inserita, è una scelta di coerenza con la propria storia – quest’anno l’istituzione compie 50 anni – e con il luogo in cui risiede.
Fondato nel 1967 per iniziativa della Lega Navale Italiana Sezione di Milano e del Touring Club Italiano, con il patrocinio della Marina Militare che concesse in uso l’insediamento della base militare di Caprera nella straordinaria cornice dell’arcipelago della Maddalena, il Centro Velico Caprera è una libera associazione senza fini di lucro, membro dell’Issa (International Sailing Schools Association). Per conoscere meglio l’associazione, la sua storia e le sue iniziative, cliccate qui.