Circa 220 chilometri a ovest di New Orleans, circondata non dal mare ma da acque paludose e acquitrini, Avery Island fu prima abitata dai nativi americani che estraevano il sale bollendo le acque circostanti, poi dalla famiglia Avery che ci si stabilì nel 1830 e infine da Edmund McIlhenny che si mise a studiare la formula per la salsa perfetta da mettere sul sul suo sacrosanto barbecue domenicale. Nel 1868 il primo raccolto di peperoncini alla base del Tabasco che, uniti a sale e tanto aceto, e dopo un periodo di macerazione nelle botti di quercia, sono gli elementi che ancora si leggono sulla famosa etichetta.
Una visita che merita a partire dal ricchissimo museo che racconta la storia del Tabasco, che prosegue lungo la linea di produzione, fino alle botti e al fornitissimo shop dove abbondano souvenir a tema. In occasione dei 150 anni a Avery Island è stato inaugurato anche un ristorante dove sperimentare le gustose ricette della cucina cajun ed è anche possibile partecipare a lezioni di cucina con pranzo per imparare a usare al meglio la salsa piccante (persino sul gelato).
Ma la cosa più bizzarra è il giardino cinese che ospita un Buddha del 1100 regalato all'inventore del Tabasco probabilmente da due appassionati estimatori della mitica salsa. Il posto giusto per meditare sul Tabasco versato.