

Quali sono gli accorgimenti più rilevanti? Occultato in quelli che sembrano un portapacchi sotto il sellino e una staffa per il computer sul manubrio, la Smart Patrol Bike porta con sé un sistema di videosorveglianza a 360 gradi con microcamere ad alta risoluzione e velocità di ripresa, ovviamente georeferenziate dal gps integrato.
Le microcamere trasformano la bicicletta in una sorta di drone a due ruote, così da poter registrare e poi contestare, con verbale completo di video allegato, i comportamenti pericolosi degli automobilisti, dal superamento dei limiti di velocità (il sistema è in grado di monitorare contemporaneamente fino a quattro corsie), il passaggio col rosso, oltre all'ovvia invasione delle corsie riservate alle biciclette.

L'elenco delle funzioni disponibili per l'agente di polizia che pattuglia in sella alla Smart Patrol Bike è impressionante: detto che la centrale resta sempre in contatto in diretta con le telecamere della bici tramite la rete 4G, il sistema controlla la velocità dei veicoli circostanti e il rispetto delle corsie dei semafori rossi, verbalizzando in automatico le infrazioni come un autovelox.
Inoltre la Smart Patrol Bike legge le targhe dei mezzi che precedono e seguono (anche in sosta e in condizioni di scarsa visibilità) e avverte l'agente se ci sono irregolarità amministrative; verifica poi automaticamente se i mezzi identificati sono presenti in black list e nel caso di mezzi rubati o implicati in reati gravi provvede ad allertare in diretta la centrale.
Robocop farebbe fatica a reggere il confronto!