
A Pescasseroli, campo base del Parco nazionale di Abruzzo, Lazio, Molise ormai lo hanno adottato e messo nel cartellone ufficiale dei grandi eventi dell’estate esposto davanti al municipio.
Bel risultato per Arte Parco, l’idea lanciata sette anni fa dall’imprenditore e comunicatore abruzzese Paride Vitale: distribuire delle opere d’arte contemporanee nel grande bosco dei faggi vetusti. Così un artista all’anno, da Marcantonio a Matteo Fato, da Alessandro Pavone a Sissi a Valerio Berruti, all’Accademia Aracne hanno via via disseminato le loro opere di legno, di ferro, di magli all’uncinetto lungo questo percorso.
Il 27 luglio con una allegra passeggiata di gruppo è stato festeggiato l’arrivo di una settima opera della giovane artista marchigiana megx che ha presentato “Rinascita”, una figura umana che si fonde con il tronco di un antico faggio estinto.

Perché Arte Parco non è l’ennesima manifestazione di land art, cioè di una imposizione di una installazione artistica in un contesto naturale. Quello che i visitatori notano camminando tra prati fioriti di iris e fragoline di bosco, sorvolati da picchi, nibbi, aquile e falchi e con la presenza discreta quanto invisibile degli orsi marsicani, è una serie di interventi artistici ispirati e creati appositamente in quell’ambiente selvaggio dove la presenza umana non è predominante e dove invece la natura con i suoi tempi si fonde con questi manufatti.
Questo originale museo a cielo aperto ha raccolto la virtuosa collaborazione del comune della nota stazione turistica (amata da Benedetto Croce, da Dacia Maraini, da Ettore Scola da Cortellesi etc.), ha avuto l’avallo del Parco nazionale e tra i sostenitori, del brand Parco 1923, Bmw Italia, Sky arte, GORE-TEX, Woolrich e Inwit oltre che il patrocinio del Ministero dell’Ambiente.
L’appuntamento è all’anno prossimo con una nuova opera ad arricchire il percorso, magari di un primo artista non italiano.