
Il cielo sopra Parigi ha ritrovato uno dei suoi punti di osservazione più iconici. Lo scorso 20 settembre, in concomitanza con le Giornate del Patrimonio Europeo, le torri di Notre-Dame hanno riaperto al pubblico, segnando un'ulteriore tappa nel percorso di rinascita della cattedrale dopo il tragico incendio del 15 aprile 2019.
La riapertura delle torri rappresenta il capitolo conclusivo di un lungo restauro. L'inaugurazione ufficiale della cattedrale era avvenuta il 7 dicembre 2024, con una cerimonia solenne che aveva restituito al culto la chiesa, tuttavia i lavori erano proseguiti per mesi, perché mentre l'interno della cattedrale era stato completamente rinnovato, l'esterno di Notre-Dame aveva bisogno di interventi importanti.

UN VIAGGIO NEL TEMPO A 69 METRI D'ALTEZZA
Il nuovo percorso di visita proposto dal Centre des Monuments Nationaux invita a trascorrere circa cinquanta minuti in un'esperienza che unisce storia, architettura e panorami mozzafiato. Il viaggio ha inizio dalla base della Torre Sud, in una sala che introduce la visita con modelli e risorse didattiche che ripercorrono le principali tappe della costruzione di Notre-Dame e i principali eventi della sua storia.
Da qui si sale una scala elicoidale che conduce a un primo stanzone a mezz'altezza, dove i visitatori possono riprendere fiato e familiarizzare con la storia di Notre-Dame. Ispirata allo Château de Chambord, la scala fa sì che chi sale e chi scende non si incroci, costruita "nel rispetto assoluto dello spazio in cui è ospitata, oltre a essere un prodigio di tecnica ed estetica ", ha spiegato Radio France Philippe Jost, presidente di Rebâtir Notre-Dame,
"Quando si è fuori, non si può immaginare che la struttura della cattedrale contenga anche una vera e propria foresta di legno", ha dichiarato invece Philippe Villeneuve, capo-architetto monumenti storici che aveva già definito quello di Notre-Dame come “il cantiere del secolo”. Le torri, in particolare, hanno rappresentato una sfida tecnica notevole. Bisognava garantire la sicurezza strutturale dopo il violento incendio che aveva colpito la guglia e il tetto, verificare la stabilità delle fondazioni e dei muri portanti, e al contempo preservare quegli elementi decorativi come i celebri gargoyle, che rendono Notre-Dame unica al mondo.

LA LUNGA STRADA DELLA RICOSTRUZIONE
La resurrezione di una delle cattedrali più visitate d'Europa e simbolo della capitale francese è stata finanziata con 850 milioni di euro di donazioni da tutto il mondo, con i lavori iniziati solo nel 2022. Un'impresa titanica che ha coinvolto centinaia di artigiani specializzati, restauratori, architetti e operai. La sfida più grande è stata quella di rispettare l'architettura originale medievale utilizzando al contempo tecniche moderne di consolidamento e sicurezza. Ogni pietra, ogni vetrata, ogni elemento decorativo è stato studiato, catalogato e, quando necessario, sostituito o restaurato con materiali e tecniche il più possibile fedeli a quelle del XIII Secolo.

IL FUTURO DI NOTRE-DAME
Con la riapertura delle torri, Notre-Dame torna finalmente a essere pienamente accessibile. La cattedrale ha ripreso le sue funzioni religiose, ospitando messe quotidiane e cerimonie solenni. Ma è soprattutto tornata a essere uno dei siti più visitati in Francia, e non solo. Secondo le previsioni, Notre-Dame dovrebbe infatti accogliere circa 15 milioni di visitatori all'anno. Prima dell'incendio del 2019, Notre-Dame era il monumento più visitato della Francia con una media di 12 milioni di visitatori all'anno. Nei primi 30 giorni dalla riapertura al pubblico (dal 16 dicembre 2024), oltre 860.000 visitatori hanno già varcato le porte della cattedrale.
