MyTaxi ha un padre nobile, ovvero Moovel, consociata del gruppo Mercedes che gestisce anche il car sharing car2go, e punta a rifondare il servizio di auto pubblica a livello planetario. Nel pieno rispetto della funzione dei taxi e delle norme in vigore nei diversi Paesi, come tengono a sottolineare al quartier generale di Moovel. Il servizio già oggi coinvolge poco meno di 50mila taxi, tutti con regolare licenza, in prevalenza in Europa ma anche nell'area della città di Washington. E ha già visto oltre 10 milioni di download della app, utilizzabile soprattutto in Germania ad Amburgo, Berlino, Brema, Bonn, Colonia, Dortmund, Dusseldorf, Dresda, Francoforte, Hannover, Lipsia Lubecca, Monaco, Norimberga, Stoccarda e sull'isola di Sylt. Ma anche in Austria a Vienna e Graz, a Zurigo in Svizzera, a Madrid e Barcellona in Spagna e a Varsavia in Polonia. Senza dimenticare la comodità, nel caso il taxi si faccia aspettare o non sia disponibile, di poter cercare l'auto di car2go immediatamente più vicina. Premiata come Best German Startup, MyTaxi è molto semplice e del tutto gratuita. Oltre ovviamente a essere disponibile per tutti i sistemi operativi (iOs, android, Blackberry). Il cliente, una volta registrato, può prenotare il taxi tramite lo smartphone, seguire in diretta l'attesa (vedendo il profilo completo del tassista) e pagare direttamente dall’app, senza utilizzo di contanti o carta di credito. Inoltre è possibile chiedere un preventivo, valutare il servizio, prenotarlo per un’ora e un giorno specifici, richiedere un certo tassista (se in servizio) o selezionarlo in base ai giudizi espressi dai clienti. La app si finanzia poi con le commissioni sulle corse applicate ai tassisti che, però, dispongono di un fatto di un servizio radiotaxi “aumentato” senza l'onere del canone. Per il periodo test in corso a Milano, fino al 30 settembre Moovel ha annunciato che il sistema resterà a "zero commissioni" per i tassisti. Poi si capirà quale modello applicare: in Spagna MyTaxi addebita al tassista 0,99 euro per corsa effettuata; in Germania invece è prevista una commissione compresa tra il 3 e il 15 per cento.



