Più di un elenco di propositi, meglio di un manifesto. È stata pubblicata la prima Carta del Turista Enogastronomico Sostenibile, si chiama CarTES ed è il primo passo di un progetto ampio, dedicato al turismo lento, alla educazione al viaggio come esperienza arricchente, sia per chi scopre il territorio che per la comunità che accoglie.

Il progetto è stato presentato all’ultimo TTG di Rimini, la fiera dedicata al turismo italiano e internazionale conclusasi lo scorso 10 ottobre. È una iniziativa promossa dall’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, e sostenuta dalla Federazione Iter Vitis, l’Associazione Nazionale Città del Vino, l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, la Federazione Nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori e da Terranostra.

Sfogliando il documento si ha subito a disposizione uno strumento a cui attingere per viaggiare nel mondo affascinante e complesso dell’enogastronomia rispettando l’ambiente e impattando il meno possibile sul paesaggio e sulla qualità di vita delle comunità. Si ricevono non solo suggerimenti su cosa fare prima, durante e dopo un viaggio enogastronomico, ma stimoli per pratiche più consapevoli e responsabili, spiegandone contesti, ragioni e conseguenze.

C’è anche un allargamento dello sguardo alle iniziative intraprese a livello internazionale sul tema della sostenibilità e all’impatto del turismo sul cambiamento climatico.

Uva di prosecco sulle colline trevigiane della Valdobbiadene, / Shutterstock

 “In un mondo con risorse limitate, dove si consuma più di quanto è effettivamente disponibile, adottare un approccio sostenibile quando si viaggia non è più una scelta, ma una necessità – afferma Roberta Garibaldi, presidente della Associazione Italiana Turismo Enogastronomico -. Basti pensare che, in media, l’impatto dei turisti sull’ambiente è stimato essere tre volte superiore a quello generato dai residenti. Una forbice che tende ad allargarsi soprattutto nelle destinazioni dei Paesi emergenti.

Le iniziative intraprese a livello internazionale – fra cui spicca la Dichiarazione di Glasgow sul turismo firmata nel 2021 nell’ambito della COP 26 - continua Garibaldi -, le campagne di sensibilizzazione avviate e l’attenzione mediatica hanno certamente contributo ad accrescere l’attenzione verso questo tema. Nonostante ciò, i turisti tendono a dimostrarsi nei fatti meno sostenibili rispetto alle intenzioni poiché non adeguatamente informati, stimolati e supportati in modo semplice e trasparente”.

foto Shutterstock

A provare ad accorciare la distanza tra intenzioni e azioni del viaggiatore enogastronomico c’è dunque questa nuova bussola. Molti gli spunti interessanti, dai consigli per gastronauti nei momenti del “prima”, “durante” e “dopo” un viaggio, agli approfondimenti sulla dieta mediterranea e sulla produzione biologica. Si affrontano anche i temi della mobilità pulita e vengono spiegati i fondamentali della produzione biologica e delle certificazioni di sostenibilità. Si arriva, infine, a stimolare il lettore nel calcolo della propria “impronta ecologica”.

CarTes sarà diffusa nei 24 Paesi aderenti agli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa, e tradotta nelle lingue locali. Aree pilota saranno la Grecia, l'Erzegovina e la Moldova.