Un reportage fotografico collettivo da condividere sui social, da Facebook a Instagram. Un modo per portare le opere fuori dai musei rendendola famigliari a un pubblico più ampio e digitale. Per questo per tutto il mese di Novembre il Mibact guidato dal ministro Franceschini invita tutti ad andare a caccia delle opere su genio, arte e follia nelle collezioni degli oltre 420 musei statali, parchi archeologici e luoghi della cultura italiani. E dopo averle trovate invita tutti a postare immagini con l'hastag #follianellarte.
Tante le opere individuate dal ministero per questa campagna di Novembre: come l’Orlando Innamorato al Palazzo Ducale di Sassuolo; La pazzia suicida di Ofelia dipinta da Gioacchino Toma alla Galleria Nazionale della Puglia o quella scolpita da Arturo Martini a Brera. Ma anche l’’autoritratto del genio folle di Ligabue agli Uffizi di Firenze; il ritratto di Erasmo da Rotterdam, autore dell’Elogio della Follia, conservato a Palazzo Barberini; la statua che immortala il mito di Crono che divora i suoi figli, alla Galleria Spada, e ancora la follia fratricida in Caino e Abele di Tintoretto. Una campagna virtuale quella lanciata dal Mibact che ha dei risvolti molto concreti. Al museo del Palazzo Reale di Napoli per rappresentate la campagna #follianellarte è stato scelto un dipinto di Niccolò De’ Lapi che era confinato nei depositi. Grazie alla campagna invece per tutto il mese di Novembre verrà esposto nella sala Diplomatica (Sala II). Lasciarlo nei depositi era la vera "follia".